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Atalanta, la sfida col Lecce e l’ombra lunga del caso Lookman
Oggi alle 13:28Primo Piano
di Redazione TuttoAtalanta.com
per Tuttoatalanta.com

Atalanta, la sfida col Lecce e l’ombra lunga del caso Lookman

Juric cerca la prima vittoria, ma il nodo sul futuro del nigeriano rischia di aprire scenari storici per il calcio europeo.

L’Atalanta non ha tempo da perdere. Oggi contro il Lecce inizia un tour de force da sei gare in venti giorni, tra campionato e Champions League, che potrebbe già indirizzare la stagione. Dopo due pareggi deludenti con Pisa e Parma, Juric ha bisogno di una scossa: non tanto per il gioco, su cui è giusto concedergli tempo, quanto per i punti in classifica. Lecce, Como, Psg, Torino, Juventus e Bruges compongono un ciclo che dirà molto sulle ambizioni nerazzurre. E il Lecce, con difese vulnerabili e velocità sugli esterni, è l’occasione più abbordabile: non vincere sarebbe un segnale preoccupante.

IL NODO LOOKMAN – Intanto resta irrisolta la vicenda Ademola Lookman, che non si allena con la squadra e non è stato convocato. Le posizioni sembrano distanti: da una parte un calciatore che non si sente pronto a rientrare, dall’altra un club che chiede rispetto per un contratto valido fino al 2027. La questione non è più solo tecnica o disciplinare: rischia di diventare un caso giuridico.

UNO SCENARIO DA BOSMAN – Il paragone con la sentenza Bosman del 1995 non è eccessivo - scrive Pietro Serina sul Corriere di Bergamo -. Allora si stabilì che un giocatore a fine contratto fosse libero di trasferirsi senza vincoli. Oggi la domanda è un’altra: un calciatore sotto contratto può di fatto sottrarsi agli obblighi firmati senza un indennizzo? E se così fosse, che tutela resterebbe ai club? Lookman guadagna milioni all’anno, ma rifiutando di giocare causerebbe un danno sportivo ed economico all’Atalanta. Se la vicenda finirà davanti agli organi europei, potrebbe nascere un precedente epocale.

IL RISCHIO PER I CLUB – L’Atalanta, per principio, non può piegarsi. Accettare di liberare Lookman senza condizioni significherebbe aprire la porta a un effetto domino: qualsiasi calciatore, in qualsiasi squadra, potrebbe invocare lo stesso diritto per rescindere. L’unica via d’uscita percorribile resta il buonsenso: un accordo tra le parti che preveda magari un rinnovo con clausola rescissoria. Ma al momento la logica non sembra prevalere.

La partita di oggi con il Lecce è fondamentale, ma l’Atalanta gioca un match ben più grande fuori dal campo. La gestione del caso Lookman potrebbe trasformarsi in una pietra miliare per il calcio europeo, ridefinendo per sempre il rapporto tra calciatori e club. Per ora, però, a Zingonia serve una sola cosa: vincere e tornare a sorridere.