
Gasperini dice addio all'Atalanta: "Decisione solo mia, era il momento. Avrei voluto fare di più"
“Voglio rivolgermi a cuore aperto ai tifosi atalantini. Il mio primo pensiero in queste ore è per loro”. Inizia così la lettera, inviata all’Eco di Bergamo, con cui Gian Piero Gasperini saluta l’Atalanta e la piazza di Bergamo dopo una lunghissima esperienza – nove anni, 439 partite ufficiali e un’Europa League in bacheca – in nerazzurro con il suo futuro che con tutta probabilità sarà alla Roma.
“Il mio primo pensiero va ai tifosi. Non era possibile esprimerlo prima perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non mi piace parlare di addio. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell’Atalanta, tutto il resto, invece rimarrà immutato. - prosegue Gasperini spiegando che la decisione è solo sua - La conclusione del mio rapporto con il Club è stata unicamente decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo. Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove, ancora una volta, potrà giocare nei più prestigiosi stadi d’Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati“.
“Con il Club siamo riusciti a raggiungere risultati indiscutibilmente straordinari. Avrei voluto fare di più, non ci sono riuscito, ma abbiamo comunque gioito tanto assieme e sono sicuro che lo farete ancora. - conclude il tecnico - Perché, vi chiederete, lascio l’Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina. Ci vedremo ancora in Piazza Pontida, ve lo prometto! Adòss!!! Ps: sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città“.
“Il mio primo pensiero va ai tifosi. Non era possibile esprimerlo prima perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non mi piace parlare di addio. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell’Atalanta, tutto il resto, invece rimarrà immutato. - prosegue Gasperini spiegando che la decisione è solo sua - La conclusione del mio rapporto con il Club è stata unicamente decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo. Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove, ancora una volta, potrà giocare nei più prestigiosi stadi d’Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati“.
“Con il Club siamo riusciti a raggiungere risultati indiscutibilmente straordinari. Avrei voluto fare di più, non ci sono riuscito, ma abbiamo comunque gioito tanto assieme e sono sicuro che lo farete ancora. - conclude il tecnico - Perché, vi chiederete, lascio l’Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina. Ci vedremo ancora in Piazza Pontida, ve lo prometto! Adòss!!! Ps: sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città“.
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