
Atalanta, Scalvini: "Gattuso mi ha chiamato. Voglio andare al Mondiale dopo il forfait a Euro2024"
Giorgio Scalvini racconta la nuova Atalanta a La Gazzetta dello Sport. Il difensore della Nazionale, reduce da un infortunio ma adesso abile e arruolabile per Ivan Juric, ha parlato di questo nuovo corso con l'allenatore croato: "L’indicazione è muoversi tutti, non dare punti di riferimento fissi, scambiarsi posizioni: calcio di movimento, com’era con Gasperini”.
In cosa gli assomiglia e in cosa differisce Juric?
“Il loro timbro: l’idea di andare sempre forte, al massimo, di puntare a un miglioramento continuo. Le differenze le stiamo scoprendo: per ora piccoli dettagli, sfumature tattiche, perfezionabili. Ma senza stravolgimenti”.
E Gattuso l’ha sentito?
“Un giorno mi squilla il telefono: numero non in rubrica. La mia ragazza: 'Non rispondere'. Non le ho dato retta, ed era lui: mi ha trasmesso ottime sensazioni, spero di tornare in Nazionale anche per conoscerlo presto. E soprattutto, perso in extremis un Europeo, spero di poter giocare il Mondiale”.
Un motivo per cui sarà un’Atalanta all’altezza delle precedenti?
“Perché le motivazioni della squadra e dell’allenatore sono molto alte. Molto. E perché c’è un gruppo solido e unito, fatto di gente che è qui già da tempo, a cui si sono già uniti un paio di giocatori di livello”.
Parliamone.
“Sulemana ha una velocità impressionante: sul lungo forse vince ancora Bellanova, ma considerando solo i primi passi forse è il più rapido con cui ho giocato, esplosività pura. E Ahanor, a 17 anni, ha un gran fisico e si è già integrato benissimo”.
Però non ci sarà più Retegui e anche Lookman facilmente partirà.
“Per Mateo mi dispiace, ma è giusto che ognuno faccia quello che sente. Lookman lo vedo ancora tutti i giorni a Zingonia...”.
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