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Piotti: "Di Somma ha fatto un lavoro strepitoso. L'Avellino può dire la sua. Leoni? Non mi piace"TUTTO mercato WEB
lunedì 16 novembre 2020, 14:21Focus
di Marco Costanza
per Tuttoavellino.it

Piotti: "Di Somma ha fatto un lavoro strepitoso. L'Avellino può dire la sua. Leoni? Non mi piace"

Intervistato da Il Mattino, l'ex portiere dell'Avellino e attuale procuratore, Ottorino Piotti, ha parlato dei lupi, analizzando la stagione in corso e parlando delle difficoltà causa Covid che stanno condizionando l'annata. 
Queste le parole di Piotti: "Che giorni quelli di Avellino, quanto tempo è passato. Quanta nostalgia. Ho vissuto anni stupendi. Ho condiviso con Di Somma tante battaglie e sono contento di vedere Sasà ora in società. Avellino è sempre stata casa sua. Ha fatto un bel lavoro, ha allestito una squadra competitiva per lottare per la promozione e l'Avellino sta facendo bene. Di Somma è arrivato in una situazione per l'Avellino durissima, un anno fa, con una società inesistente e che comunque ha portato ai playoff. Ha dato serenità all'ambiente e la conferma è una cosa dovuta. L'Avellino può far bene. Chiaro, ha tante partite da recuperare, è un campionato strano e bisogna fare di necessità virtù". 
Sul campionato: "E' un campionato già difficile ma ormai falsato per tanti altri fattori. Il Covid ha stravolto tutto, non ci sono certezze, si vive alla giornata. Alcuni valori però sono stati espressi, con la Ternana che è la squadra da battere, il Bari deve sistemare qualcosa e l'Avellino può essere un outsider. La cosa che più mi sta a cuore in questo periodo difficile è che la gente non perda entusiasmo per il calcio. Vedere stadi vuoti, senza tifosi, è un male al cuore.

La gente si sta abituando alla tv e non va bene. Certo, ora va bene pure, ma spero che presto si liberi tutto e si possa tornare agli stadi, quando la situazione Covid darà una sorta di tregua definitiva. Inoltre le società senza tifosi non hanno introiti, gli sponsor non possono pagare, insomma, è durissima, soprattutto per la Serie C e poi le categorie minori". 
Anche per i calciatori è difficile: "Ovviamente, è vero che loro sono super tutelati, sono controllati ogni 2-3 giorni, fanno tanti tamponi. Però anche loro hanno famiglia, mogli, figli e quindi hanno paura a contagiarsi". 
Riforma del calcio: "E' giunto il momento. Se non si prendono decisioni repentine il calcio italiano andrà al collasso. Anche il più entusiasta dei presidenti e il più dispendioso, non avendo introiti, andrebbe in difficoltà. Staremo a vedere, viviamo in tempi davvero bui". 
Sui portieri di oggi: "Ai miei tempi, un portiere di 1.90 non andava bene perchè era troppo grosso e goffo. Vedi Zoff, era gracilino, non aveva questo fisico mastodontico. Ora invece se un portiere non arriva ad almeno 1.85 non può giocare ad alti livelli. Io stesso sono stato tra i più bravi del periodo non avevo questo fisicaccio. Forse Tacconi già era un pò più dotato. L'Atalanta era già all'epoca una fucina di talenti, in porta in particolare". 
Sul giovane Leoni, nuovo innesto dell'Avellino: "Non mi fa impazzire sono sincero. Capisco la bontà della scelta dell'Avellino, era a corto e senza di lui magari a Pagani doveva schierare un giocatore di movimento in porta. Forte lo conosco bene invece e mi piace, peccato per l'infortunio".