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Perinetti a #CasaTuttoBari: "Promozione in B, chi ha giocato meno non può essere avvantaggiato. Ritornerei a Bari, ovvio. Giancaspro mi chiamò ma..."
giovedì 14 maggio 2020, 11:00Esclusive
di Gabriele Ragnini
per Tuttobari.com

Perinetti a #CasaTuttoBari: "Promozione in B, chi ha giocato meno non può essere avvantaggiato. Ritornerei a Bari, ovvio. Giancaspro mi chiamò ma..."

Nel corso dell'appuntamento di ieri pomeriggio a #CasaTuttoBari è intervenuto Giorgio Perinetti, ex direttore sportivo del Bari, che ha espresso le sue sensazioni su una possibile ripresa dei campionati: “Rispetto tutte le opinioni. Il comitato tecnico-scientifico non vuole a quanto pare sposare la linea adottata negli altri campionati europei per quanto riguarda il protocollo. Partendo da questo principio, vedo la ripresa assolutamente difficile. Non so perché il calcio sia così in difficoltà. Il rischio zero non esiste per nessuna delle attività che il Governo ha concesso di ricominciare. In ogni caso, non vedo la ripresa del calcio nel suo senso romantico e di emozioni che concede, ma è un’impresa, che come le altre ha il diritto di riprendere. Almeno per la Serie A, si devono trovare le soluzioni. Non credo che il protocollo di oggi, a settembre verrà cambiato, per questo non vedo bene il fatto di rimandare, significa che il calcio rischia di non ripartire mai. Bisogna trovare un punto d’incontro, non credo che non si possa tornare in B o in C”.

Sulla proposta della Lega Pro circa le quattro promozioni: “E’ legittima, è stata votata, ma ora tocca al Consiglio Federale decidere se seguire il metodo, perché ce ne sarebbero anche altri. I ricorsi ci saranno sempre, in ogni caso, li avrebbe fatti il Carpi se fosse stato avvantaggiato il Bari. Non mi addentro in considerazioni statistiche, però è certo che chi ha giocato meno non può essere avvantaggiato. I tifosi auspicano i playoff, e sono molto sportivi, perché vogliono giocarsela sul campo, sarebbe la cosa più giusta”.

Intervento finale sul Bari durante gli anni vissuti da Perinetti, in particolare quello della promozione: “La vittoria del campionato con Conte è stata un orgoglio. Il Bari l’ha lanciato come allenatore, e dopo ha proseguito la scia, anche quella squadra era divertente e spettacolare. Quando venni a Bari feci una conferenza stampa piuttosto sostenuta. All’ultima domanda, sul perché fossi venuto a Bari, risposi dicendo che non concepivo il San Nicola vuoto, lo volevo pieno. Mi è dispiaciuto per l’addio, ma determinate situazioni hanno costretto Perinetti a lasciare Bari, credo anche con le giuste ragioni. Ritorno? Tranne una telefonata di Giancaspro, che voleva una risposta entro 48h, tempi troppo stretti per me, non c’è mai stata una volontà seria di riportarmi, avrei dato volentieri il mio contributo al Bari. Non sono ipocrita, è ovvio che tornerei, anche rimanendo in un angolino”.