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Mignani, doti da gestore. Bellomo, Antenucci e non solo: quando il gruppo è la vera forza
sabato 4 marzo 2023, 08:00In Primo Piano
di Raffaele Digirolamo
per Tuttobari.com

Mignani, doti da gestore. Bellomo, Antenucci e non solo: quando il gruppo è la vera forza

Alla lettura delle formazioni della sfida tra il Bari Venezia, fra i tifosi biancorossi, non è mancato un pizzico di stupore: Michele Mignani ha scelto infatti di schierare dal primo minuto Bellomo in trequarti, in luogo di quei Benali Botta favoriti alla vigilia. Il fantasista non giocava titolare da diverse gare ed era scivolato leggermente indietro nelle gerarchie, ma ancora una volta le scelte del tecnico si sono rivelate azzeccate. È stato proprio il talento della città vecchia, infatti, a firmare la rete decisiva per la vittoria sui lagunari, regalando ai suoi una vittoria preziosa nella rincorsa alla Serie A. 

Un gol, quello di Bellomo, che conferma ancora una volta le doti da gestore di Michele Mignani. Il calciatore è stato a lungo in panchina, eppure da lui non è arrivato nessun mugugno, nessuna lamentela, anzi: quando è stato chiamato in causa si è fatto trovare pronto e si è messo al servizio della squadra, ed al netto del gol ha disputato una prova di grande sacrificio. Cose che si vedono solo nei grandi gruppi, quelli che costituiscono le rose destinate a fare grandi cose.

Il caso Bellomo, del resto, non è certo un unicum. Con una rosa così profonda, infatti, è capitato spesso che il tecnico abbia deciso di lasciare in panchina alcuni giocatori in determinate gare, magari in momenti di non particolare brillantezza dei singoli calciatori, senza per questo perdere nulla in termini di fame o motivazioni. Lo dimostra, ad esempio, lo stesso Antenucci, finito spesso in panchina nelle prime gare del 2023 e tornato più cattivo di prima, con due gol e un assist nelle ultime tre sfide disputate. 

Tre indizi fanno una prova, si suol dire. Ma qui gli indizi sono anche di più: basti pensare alla gestione di Benedetti, inserito progressivamente in gruppo dopo le tante panchine delle prime uscite ed ora imprescindibile, o di Zuzek, oggetto misterioso per mesi ma che nelle ultime sfide si è rivelato rincalzo prezioso nel pacchetto difensivo. Senza dimenticare il modo in cui il tecnico ha valorizzato Mazzotta, che sembrava addirittura destinato all'addio e che invece, una volta rispolverato, si è rivelato elemento di sicuro affidamento sulla corsia mancina.

Anche l'anno scorso Mignani aveva vissuto situazioni del genere, superate in maniera brillante: sia Antenucci che D'Errico, infatti, in alcuni momenti della stagione avevano vissuto tre panchine di fila. In altri contesti questo poteva generare mugugni pericolosi per la gestione del gruppo, ma i due sono hanno accettato le scelte e sono rientrati più carichi di prima. Fattore fondamentale, nella strada per il successo.