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Risorse in calo dai diritti tv, la Serie B si muove: domani l’assemblea di lega
Le 20 squadre di Serie B sono alle prese con un calo delle risorse da parte dei diritti tv dopo che il primo bando per un nuovo accordo è andato deserto portando la Lega B ad aprire una consultazione di mercato con i vari soggetti interessati. Nell’accordo precedente infatti i 20 club avevano 43 milioni da dividersi tra Sky (28), Dazn (12) ed estero (3), mentre quello con Helbiz è saltato da tempo. Cifre molto lontane da quelle attuali come riporta La Gazzetta dello Sport.
“Pare che Sky al massimo possa arrivare a 16 e Dazn salire a 14, con conferma dei 3 dall’estero, ma non sono escluse sorprese. - si legge nell’articolo - Di sicuro per le società è già sicura una diminuzione dalla mutualità, perché oltre ai propri diritti possono sempre contare anche sul 6% che arriva dalla Serie A: nel suo nuovo accordo la cifra è scesa e così alla B arriveranno solo 60 milioni annui contro i 78 del triennio precedente. In totale quindi la B dalle tv dovrebbe passare da 121 milioni a 93, per una riduzione di circa 1,3 milioni a club”.
La Serie B però può contare su un aumento dell’audience nell’ultima stagione con l’ascolto medio in campionato che ha superato i 600mila spettatori a giornata consolidando il dato della stagione precedente, mentre per quanto riguarda i play off e i play out l’ascolto medio si è attestato sui 2,6 milioni. Numeri che, sperano in Lega B, possano convincere le varie emittenti a investire sulla Serie B con l’Assemblea di domani che sarà un passo decisivo sia per fare chiarezza con i vari club, che devono sapere quante risorse hanno a disposizione per programmare la stagione, e cercare una soluzione che possa salvaguardare il valore del campionato cadetto.
“Pare che Sky al massimo possa arrivare a 16 e Dazn salire a 14, con conferma dei 3 dall’estero, ma non sono escluse sorprese. - si legge nell’articolo - Di sicuro per le società è già sicura una diminuzione dalla mutualità, perché oltre ai propri diritti possono sempre contare anche sul 6% che arriva dalla Serie A: nel suo nuovo accordo la cifra è scesa e così alla B arriveranno solo 60 milioni annui contro i 78 del triennio precedente. In totale quindi la B dalle tv dovrebbe passare da 121 milioni a 93, per una riduzione di circa 1,3 milioni a club”.
La Serie B però può contare su un aumento dell’audience nell’ultima stagione con l’ascolto medio in campionato che ha superato i 600mila spettatori a giornata consolidando il dato della stagione precedente, mentre per quanto riguarda i play off e i play out l’ascolto medio si è attestato sui 2,6 milioni. Numeri che, sperano in Lega B, possano convincere le varie emittenti a investire sulla Serie B con l’Assemblea di domani che sarà un passo decisivo sia per fare chiarezza con i vari club, che devono sapere quante risorse hanno a disposizione per programmare la stagione, e cercare una soluzione che possa salvaguardare il valore del campionato cadetto.
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