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Benevento, Inzaghi: "Dura col Trapani. Non pensiamo ai gufi"
Il tecnico del Benevento Filippo Inzaghi ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Trapani. Queste le sue parole raccolte da Ottopagine.it: "Basit non ci sarà insieme a Volta. Quest'ultimo la prossima settimana sarà con noi e molto probabilmente a Livorno partirà dalla panchina. E' chiaro che avere tutta la rosa a disposizione è un grande vantaggio perché mi permette di fare più scelte”.
Il Trapani?: “E' reduce da un buon ruolino di marcia, basti pensare che è primo con noi in base alle ultime tre gare di campionato. Si è rafforzato con dei calciatori di spessore. Per noi è una partita fondamentale, giochiamo in casa da capolista. Non facciamoci ingannare dai tanti che ci gufano: tre mesi fa eravamo i più scarsi, mentre oggi ci reputano imbattibili. Se non saremo i soliti verrà fuori una partita molto complicata. I vari Biabiany, Pettinari ed Evacuo sono elementi importanti. Ho visto la gara con il Chievo e mi hanno impressionato, dominando contro una squadra molto forte. Spero che al Vigorito, alle nove di sera, ci sia tanta gente in modo da dare vita tutti insieme a una grande partita, sapendo che non sarà mai facile o scontato. Con questa unità di intenti si può fare qualcosa di veramente grande”.
Dubbi di formazione? “Nascono nel momento in cui vedo come si allenano i miei calciatori. Lo spirito che hanno messo da subentrati i vari Improta, Tello o Insigne per me è la vittoria più grande. E' difficile poi rimandarli in panchina e ce ne sono almeno sette – otto che meriterebbero di giocare. Ho dei dubbi, ma sono molto sereno. So quello che mi possono dare, si sta creando qualcosa di speciale. La concentrazione, però, non deve mai mancare altrimenti possiamo perdere contro chiunque. Nel 4-3-2-1, comunque, se gioca Improta non scende in campo Sau”.
Il progetto del Benevento? - “Ho scelto di venire a Benevento perché credo nel progetto. Conoscevo già Foggia e poi ho avuto modo di avere a che fare con il presidente Vigorito. Sin da subito mi hanno assicurato che la rosa sarebbe stata importante, poi stava a me decidere. Ho trovato un gruppo forse un po' giù di morale, ma dal primo giorno la squadra ha lavorato bene. Con il Monza siamo stati troppo sfrontati, ma volevo dare proprio la voglia di aggredire e di andare sempre avanti. Poi ho trovato il vestito giusto e dopo Pisa questa squadra non si è fermata più e speriamo di continuare così”.
Il Trapani?: “E' reduce da un buon ruolino di marcia, basti pensare che è primo con noi in base alle ultime tre gare di campionato. Si è rafforzato con dei calciatori di spessore. Per noi è una partita fondamentale, giochiamo in casa da capolista. Non facciamoci ingannare dai tanti che ci gufano: tre mesi fa eravamo i più scarsi, mentre oggi ci reputano imbattibili. Se non saremo i soliti verrà fuori una partita molto complicata. I vari Biabiany, Pettinari ed Evacuo sono elementi importanti. Ho visto la gara con il Chievo e mi hanno impressionato, dominando contro una squadra molto forte. Spero che al Vigorito, alle nove di sera, ci sia tanta gente in modo da dare vita tutti insieme a una grande partita, sapendo che non sarà mai facile o scontato. Con questa unità di intenti si può fare qualcosa di veramente grande”.
Dubbi di formazione? “Nascono nel momento in cui vedo come si allenano i miei calciatori. Lo spirito che hanno messo da subentrati i vari Improta, Tello o Insigne per me è la vittoria più grande. E' difficile poi rimandarli in panchina e ce ne sono almeno sette – otto che meriterebbero di giocare. Ho dei dubbi, ma sono molto sereno. So quello che mi possono dare, si sta creando qualcosa di speciale. La concentrazione, però, non deve mai mancare altrimenti possiamo perdere contro chiunque. Nel 4-3-2-1, comunque, se gioca Improta non scende in campo Sau”.
Il progetto del Benevento? - “Ho scelto di venire a Benevento perché credo nel progetto. Conoscevo già Foggia e poi ho avuto modo di avere a che fare con il presidente Vigorito. Sin da subito mi hanno assicurato che la rosa sarebbe stata importante, poi stava a me decidere. Ho trovato un gruppo forse un po' giù di morale, ma dal primo giorno la squadra ha lavorato bene. Con il Monza siamo stati troppo sfrontati, ma volevo dare proprio la voglia di aggredire e di andare sempre avanti. Poi ho trovato il vestito giusto e dopo Pisa questa squadra non si è fermata più e speriamo di continuare così”.
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