
Cagliari, Ivo Pulga: "Approvo la scelta di Pisacane, ma gli servirà una squadra più competitiva"
Ivo Pulga, ex centrocampista tuttofare ed ex allenatore del Cagliari, ai microfoni di Tuttocagliari.net si dichiara “fiducioso che il nuovo tecnico Pisacane possa portare un’ondata di novità e condurre gli isolani a un sostanziale miglioramento e consolidamento in serie A”.
Ivo, la mossa della società sarda di affidare la panchina all’ex mister della Primavera Fabio Pisacane non ha sorpreso più di tanto tifosi e addetti ai lavori. Lei come la giudica?
“Come una scelta che ci può stare. La dirigenza ha valutato attentamente il lavoro svolto da Pisacane nel settore giovanile e, se ha ritenuto di affidargli le chiavi della prima squadra, avrà avuto le sue buone ragioni. È vero che il tecnico napoletano è al suo esordio assoluto tra i professionisti, ma da calciatore ha giocato ad alti livelli e sa perfettamente come si gestisce uno spogliatoio. Insomma, si tratta chiaramente di una scommessa che, tuttavia, poggia su basi solide e promettenti.
Molto dipenderà dalla squadra che gli verrà messa a disposizione, ma io sono fiducioso. Piuttosto che dare un sacco di soldi ad allenatori che alla fine, gira e rigira, conquistano sempre la salvezza all’ultima o alla penultima giornata, tanto vale puntare su un giovane esordiente affamato e motivato come Pisacane.”
Peraltro la Primavera l’anno scorso ha esibito un ottimo calcio, piacevole e organizzato. La speranza è che Pisacane riesca a riproporre la brillantezza del gioco messo in mostra dai giovani rossoblù anche in prima squadra. Ad essere onesti il Cagliari di Davide Nicola spesso e volentieri ha fatto sbadigliare i tifosi, e raramente ha rubato l’occhio. Lei non ritiene che, nel calciomercato estivo, sarebbe prioritario rinforzare un centrocampo a cui in tante partite sono mancati fosforo, proprietà di palleggio e qualità tecnica?
“Sì, sono d’accordo. Ma dico anche che bisogna iniziare a pensare a Matteo Prati come al perno del centrocampo rossoblù. Lui è un giovane di belle speranze, ma occorre dargli fiducia e continuità di impiego. Non so che calciatori andrà a prendere la società nel mercato. Quello che so per certo è che ci vorranno un po’ più di coraggio e di intraprendenza. Per vincere le gare bisogna giocare in modo diverso rispetto a quanto fatto finora: nello scorso campionato il Cagliari ha pensato quasi solo a coprirsi le spalle per non beccare gol. Invece Luperto e compagni dovranno anche saper prendere in mano l’iniziativa e proporre il loro calcio. Specialmente contro le squadre che stazionano nella parte sinistra della classifica, infatti, l’attendismo esasperato non paga. Comunque ripeto: condivido la scommessa-Pisacane. E aggiungo che bisognerà consegnare al nuovo tecnico un organico superiore rispetto a quello dell’ultima stagione.”
Ivo, la mossa della società sarda di affidare la panchina all’ex mister della Primavera Fabio Pisacane non ha sorpreso più di tanto tifosi e addetti ai lavori. Lei come la giudica?
“Come una scelta che ci può stare. La dirigenza ha valutato attentamente il lavoro svolto da Pisacane nel settore giovanile e, se ha ritenuto di affidargli le chiavi della prima squadra, avrà avuto le sue buone ragioni. È vero che il tecnico napoletano è al suo esordio assoluto tra i professionisti, ma da calciatore ha giocato ad alti livelli e sa perfettamente come si gestisce uno spogliatoio. Insomma, si tratta chiaramente di una scommessa che, tuttavia, poggia su basi solide e promettenti.
Molto dipenderà dalla squadra che gli verrà messa a disposizione, ma io sono fiducioso. Piuttosto che dare un sacco di soldi ad allenatori che alla fine, gira e rigira, conquistano sempre la salvezza all’ultima o alla penultima giornata, tanto vale puntare su un giovane esordiente affamato e motivato come Pisacane.”
Peraltro la Primavera l’anno scorso ha esibito un ottimo calcio, piacevole e organizzato. La speranza è che Pisacane riesca a riproporre la brillantezza del gioco messo in mostra dai giovani rossoblù anche in prima squadra. Ad essere onesti il Cagliari di Davide Nicola spesso e volentieri ha fatto sbadigliare i tifosi, e raramente ha rubato l’occhio. Lei non ritiene che, nel calciomercato estivo, sarebbe prioritario rinforzare un centrocampo a cui in tante partite sono mancati fosforo, proprietà di palleggio e qualità tecnica?
“Sì, sono d’accordo. Ma dico anche che bisogna iniziare a pensare a Matteo Prati come al perno del centrocampo rossoblù. Lui è un giovane di belle speranze, ma occorre dargli fiducia e continuità di impiego. Non so che calciatori andrà a prendere la società nel mercato. Quello che so per certo è che ci vorranno un po’ più di coraggio e di intraprendenza. Per vincere le gare bisogna giocare in modo diverso rispetto a quanto fatto finora: nello scorso campionato il Cagliari ha pensato quasi solo a coprirsi le spalle per non beccare gol. Invece Luperto e compagni dovranno anche saper prendere in mano l’iniziativa e proporre il loro calcio. Specialmente contro le squadre che stazionano nella parte sinistra della classifica, infatti, l’attendismo esasperato non paga. Comunque ripeto: condivido la scommessa-Pisacane. E aggiungo che bisognerà consegnare al nuovo tecnico un organico superiore rispetto a quello dell’ultima stagione.”
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