
Cagliari, Giulini: "Pronti a fare del nostro meglio. Pisacane? Piena fiducia"
Nell'elegante cornice di Palazzo Tirso a Cagliari, il Presidente Tommaso Giulini ha tenuto una conferenza stampa per il resoconto finale della stagione calcistica 24/25 e per presentare quello che sarà il prossimo campionato.
11:10 L'inizio della conferenza stampa è previsto alle 11:30.
11:33 Inizia la conferenza stampa del Presidente Giulini.
"Devo ringraziare i protagonisti dell’ultima stagione positiva per il Cagliari. Con mister Nicola abbiamo trovato l’obiettivo abbastanza rapidamente, vincendo nel ritorno tutti gli scontri diretti. Credo che ci siano più aspetti positivi che aspetti negativi. Abbiamo valorizzato diversi ragazzi e tre li abbiamo riscattati. Per Nicola venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri era una sfida complicata che è riuscito a vincere. Negli ultimi mesi ho soprannominato Nereo Bonato come il “re del mercato invernale” e devo ringraziarlo per aver guidato la società verso una nuova era. Ha fatto davvero pochi errori e per una società come il Cagliari è la cosa più importante. L'unico "rimpianto" potrebbe essere Coman, che ha grande classe, ma è arrivato con un brutto infortunio che non è riuscito a recuperare, altrimenti sarebbe stata la quarta perla di mercato. Voglio ringraziare anche i giocatori che stiamo salutando. Parto da Viola, che non rinnoviamo: è stato uno degli uomini determinanti di questi anni e ci ha fatto la cortesia di aver fatto da capitano in America nel torneo TST. Rimane la grande riconoscenza per la sua classe ma nel calcio vanno prese delle scelte. Ringrazio anche Augello, Palomino e Jankto, che non hanno mai mancato di dare il loro apporto a questa squadra. Ringrazio anche i tre pilastri di questo Club Deiola, Pavoletti e Mina. Saranno i nostri tre giocatori più esperti quest'anno e saranno fondamentali per la crescita della squadra. Ringrazio in ultimo i nostri tifosi che sono stati la spinta in più per la salvezza e i traguardi degli ultimi anni, anche con quel filo di contestazione necessaria. La campagna abbonamenti è da record e ci dice che i nostri sostenitori riconoscono il lavoro fatto in questi anni", così è cominciata la conferenza del patron dei sardi.
Perché sostituire sia Nicola che Bonato e perché puntare su Pisacane?
"Perché era arrivato il momento di Pisacane, ci sono momenti nella vita e questo era il suo momento. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame e tanta conoscenza, era arrivato il momento di dargli spazio. Crediamo in lui, lo riteniamo pronto e non potevamo non premiarlo dopo il bellissimo lavoro fatto con i giovani. Ora dovrà dimostrare, come devono sempre dimostrare tutti gli allenatori giovani che sono tanti in Serie A. Se non premi chi ha fatto bene perdi credibilità e la società ha preso questa scelta da dentro. Pisacane è il nostro modello identitario che cerchiamo da anni. Sarà ovviamente affiancato da un direttore esperto come Angelozzi e miglior scelta non potevamo fare. Sono certo che sarà l’uomo giusto. Bonato non ha sposato questa scelta e quindi era giusto separarci perché le idee non combaciavano".
Cosa ne pensa di ciò che la gente pensa del Cagliari?
"I tifosi hanno sempre il diritto di sognare. Anche io sono un sognatore ma non posso illudere nessuno. Continueremo a sognare in grande ma il calcio è totalmente cambiato. Il nostro campionato si è impoverito e questo cambio impone che alcune piazze con proprietà italiane, legate al territorio, debbano sbagliare il meno possibile e debbano essere più bravi di tutti per emergere. Noi siamo tra quelli che non possono sbagliare. Non dobbiamo mollare il sogno".
Che valore ha il Cagliari? Può puntare ad un posto in classifica differente dal tredicesimo posto?
"Abbiamo provato ad alzare l’asticella dopo la cessione di Barella e all’epoca non andò così bene. Ma da allora abbiamo sempre cercato di fare di meglio. Sono orgoglioso di aver fatto 10 anni su 12 in Serie A e sono il presidente con più anni in massima serie nella storia del club. Possiamo migliorare puntando con dei valori. Il Barcellona per tornare a vincere puntando sulla cantera. E noi vogliamo seguire questo percorso. Cercheremo di alzare l'asticella e di fare del nostro meglio".
I tre riscatti di Adopo, Caprile e Piccoli: resteranno a Cagliari?
"Io non faccio trading con i giocatori. Se prendo un giocatore lo prendo per tenerlo e lo sapete. Poi se arrivano offerte irrinunciabili e i ragazzi spingono per andarsene è un altro conto, ma credo che tutti e tre abbiano bisogno di un altro anno importante per poter poi andare altrove".
Cosa vi siete detti con mister Pisacane?
"Metteremo sicuramente mano alla rosa e qualche uscita ci sarà, come quella di Hatzidiakos. Da Pisacane mi aspetto solo che dia spazio alla fame di tanti giovani che vogliono dimostrare, ragazzi come Obert, Luvumbo, Prati e Veroli che torna. Devono dimostrare il loro valore. Liteta e Vinciguerra e qualcun altro verranno aggregati dalla Primavera e i vari Felici e Gaetano avranno più minuti. Ci ha tenuto tantissimo a riavere in rosa Idrissi perché vede in lui un grandissimo potenziale e vuole testare Cavuoti in ritiro".
Ha passato le ultime stagioni un po' in disparte. Quest'anno ci metterà di più la faccia?
"No, non credo. Saranno il direttore Angelozzi con Pisacane a rappresentarci".
E sul nuovo stadio?
"Un po' di frustrazione per i tempi lunghi, non lo nego, ma speriamo che entro i primi di luglio ci siano delle novità per poi andare alla commissione servizi che darà il suo ok entro l’estate. Questo dilatare i tempi mi scoccia e non so se sarò io il presidente del Cagliari quando ci sarà il nuovo stadio. Voglio comunque essere ottimista. Stiamo lavorando per avere dei soci nuovi e l’amarezza, magari tra 4-5 anni, di non essere il presidente del nuovo stadio me la dà".
Come è nata l'idea di avere Angelozzi in società?
"L’idea Angelozzi è nata confrontandomi con Antonio Romei ritornando dalla serata dal San Paolo. Volevamo un profilo che sapesse lavorare con i giovani, che avesse esperienza e che conoscesse bene sia la Serie A che la Serie B. Lui ha detto subito sì nonostante avesse anche delle offerte maggiori dalla Serie A rispetto alla nostra. E lui da siciliano ha sposato il fascino dell’altra isola. Lui poi ha risolto la situazione a Frosinone dove avevano una grandissima riconoscenza per lui e lui per il Club".
Quanti sono stati i passi in avanti fatti dal Club in questi anni?
"Abbiamo lavorato per il nostro meglio e tutto questo non può che essere un enorme passo avanti. Io ho sensazioni positive".
E per quanto riguarda la Primavera?
"Avremo uno staff giovane, rimodernato. Per quanto riguarda i ragazzi, qualcuno salirà dalle categorie inferiori, qualche altro arriverà dall'estero. Ci penserà Angelozzi tra qualche giorno a rispondere sulla Primavera".
C'è la possibilità di avere nuovi soci in casa rossoblù?
"Fino ad oggi non c’è nessuna chiacchierata in chiusura con eventuali soci. Io spero che le deadline sullo stadio siano reali e spero che entro Natale parta il bando per fare lo stadio. Quello sarà il momento dove accelereremo qualche chiacchierata con nuovi soci, visti i costi esorbitanti".
Perché in questi anni non si è mai affacciato nessun nuovo investitore alla realtà Cagliari?
"Io credo che non siano semplici le successioni nel calcio. Al momento non c’è stato approccio con nessuno perché nessun vero gruppo forte ci ha approcciato. Questo è il motivo per il quale non c’è un socio. Io non voglio tifosi sotto la Fluorsid a protestare perché è arrivato un soggetto che fa fare la fine della Spal al Cagliari. Io credo per chiudere se la Regione si darà una mossa sul tema stadio questo club avrà un forte appeal anche per eventuali nuovi soci. Abbiamo l’ottava tifoseria italiana, noi facciamo come simpatizzanti Genoa e Sampdoria messe insieme. Ma il blocco sullo stadio crea sicuramente disagio".
Su quale giocatore punta Tommaso Giulini per questa stagione?
"Sicuramente su Mina. Ha scelto Cagliari, ha sposato la città, la gente e la squadra. Sono convinto che uno come lui possa farci fare il salto di qualità".
In chiusura di conferenza, il Presidente Giulini ha aggiunto: "Il 2 di Agosto giocheremo il primo trofeo Gigi Riva contro il Saint Etienne, che è la prima squadra sfidata dal Cagliari di Riva e contro la quale Rombo di Tuono segnò pure una doppietta, se non sbaglio. Ogni anno ci sarà un avversario diverso. Quest’anno sarà una due giorni di festa e di ricordo per il nostro Mito. Ci saranno tutta una serie di eventi in città e ci teniamo molto a questa iniziativa. Stiamo anche già lavorando al trofeo, che verrà realizzato da uno sculture sardo emergente. Nulla sarà lasciato al caso".
12:35 Conclusa la conferenza stampa del Presidente Giulini.
11:10 L'inizio della conferenza stampa è previsto alle 11:30.
11:33 Inizia la conferenza stampa del Presidente Giulini.
"Devo ringraziare i protagonisti dell’ultima stagione positiva per il Cagliari. Con mister Nicola abbiamo trovato l’obiettivo abbastanza rapidamente, vincendo nel ritorno tutti gli scontri diretti. Credo che ci siano più aspetti positivi che aspetti negativi. Abbiamo valorizzato diversi ragazzi e tre li abbiamo riscattati. Per Nicola venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri era una sfida complicata che è riuscito a vincere. Negli ultimi mesi ho soprannominato Nereo Bonato come il “re del mercato invernale” e devo ringraziarlo per aver guidato la società verso una nuova era. Ha fatto davvero pochi errori e per una società come il Cagliari è la cosa più importante. L'unico "rimpianto" potrebbe essere Coman, che ha grande classe, ma è arrivato con un brutto infortunio che non è riuscito a recuperare, altrimenti sarebbe stata la quarta perla di mercato. Voglio ringraziare anche i giocatori che stiamo salutando. Parto da Viola, che non rinnoviamo: è stato uno degli uomini determinanti di questi anni e ci ha fatto la cortesia di aver fatto da capitano in America nel torneo TST. Rimane la grande riconoscenza per la sua classe ma nel calcio vanno prese delle scelte. Ringrazio anche Augello, Palomino e Jankto, che non hanno mai mancato di dare il loro apporto a questa squadra. Ringrazio anche i tre pilastri di questo Club Deiola, Pavoletti e Mina. Saranno i nostri tre giocatori più esperti quest'anno e saranno fondamentali per la crescita della squadra. Ringrazio in ultimo i nostri tifosi che sono stati la spinta in più per la salvezza e i traguardi degli ultimi anni, anche con quel filo di contestazione necessaria. La campagna abbonamenti è da record e ci dice che i nostri sostenitori riconoscono il lavoro fatto in questi anni", così è cominciata la conferenza del patron dei sardi.
Perché sostituire sia Nicola che Bonato e perché puntare su Pisacane?
"Perché era arrivato il momento di Pisacane, ci sono momenti nella vita e questo era il suo momento. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame e tanta conoscenza, era arrivato il momento di dargli spazio. Crediamo in lui, lo riteniamo pronto e non potevamo non premiarlo dopo il bellissimo lavoro fatto con i giovani. Ora dovrà dimostrare, come devono sempre dimostrare tutti gli allenatori giovani che sono tanti in Serie A. Se non premi chi ha fatto bene perdi credibilità e la società ha preso questa scelta da dentro. Pisacane è il nostro modello identitario che cerchiamo da anni. Sarà ovviamente affiancato da un direttore esperto come Angelozzi e miglior scelta non potevamo fare. Sono certo che sarà l’uomo giusto. Bonato non ha sposato questa scelta e quindi era giusto separarci perché le idee non combaciavano".
Cosa ne pensa di ciò che la gente pensa del Cagliari?
"I tifosi hanno sempre il diritto di sognare. Anche io sono un sognatore ma non posso illudere nessuno. Continueremo a sognare in grande ma il calcio è totalmente cambiato. Il nostro campionato si è impoverito e questo cambio impone che alcune piazze con proprietà italiane, legate al territorio, debbano sbagliare il meno possibile e debbano essere più bravi di tutti per emergere. Noi siamo tra quelli che non possono sbagliare. Non dobbiamo mollare il sogno".
Che valore ha il Cagliari? Può puntare ad un posto in classifica differente dal tredicesimo posto?
"Abbiamo provato ad alzare l’asticella dopo la cessione di Barella e all’epoca non andò così bene. Ma da allora abbiamo sempre cercato di fare di meglio. Sono orgoglioso di aver fatto 10 anni su 12 in Serie A e sono il presidente con più anni in massima serie nella storia del club. Possiamo migliorare puntando con dei valori. Il Barcellona per tornare a vincere puntando sulla cantera. E noi vogliamo seguire questo percorso. Cercheremo di alzare l'asticella e di fare del nostro meglio".
I tre riscatti di Adopo, Caprile e Piccoli: resteranno a Cagliari?
"Io non faccio trading con i giocatori. Se prendo un giocatore lo prendo per tenerlo e lo sapete. Poi se arrivano offerte irrinunciabili e i ragazzi spingono per andarsene è un altro conto, ma credo che tutti e tre abbiano bisogno di un altro anno importante per poter poi andare altrove".
Cosa vi siete detti con mister Pisacane?
"Metteremo sicuramente mano alla rosa e qualche uscita ci sarà, come quella di Hatzidiakos. Da Pisacane mi aspetto solo che dia spazio alla fame di tanti giovani che vogliono dimostrare, ragazzi come Obert, Luvumbo, Prati e Veroli che torna. Devono dimostrare il loro valore. Liteta e Vinciguerra e qualcun altro verranno aggregati dalla Primavera e i vari Felici e Gaetano avranno più minuti. Ci ha tenuto tantissimo a riavere in rosa Idrissi perché vede in lui un grandissimo potenziale e vuole testare Cavuoti in ritiro".
Ha passato le ultime stagioni un po' in disparte. Quest'anno ci metterà di più la faccia?
"No, non credo. Saranno il direttore Angelozzi con Pisacane a rappresentarci".
E sul nuovo stadio?
"Un po' di frustrazione per i tempi lunghi, non lo nego, ma speriamo che entro i primi di luglio ci siano delle novità per poi andare alla commissione servizi che darà il suo ok entro l’estate. Questo dilatare i tempi mi scoccia e non so se sarò io il presidente del Cagliari quando ci sarà il nuovo stadio. Voglio comunque essere ottimista. Stiamo lavorando per avere dei soci nuovi e l’amarezza, magari tra 4-5 anni, di non essere il presidente del nuovo stadio me la dà".
Come è nata l'idea di avere Angelozzi in società?
"L’idea Angelozzi è nata confrontandomi con Antonio Romei ritornando dalla serata dal San Paolo. Volevamo un profilo che sapesse lavorare con i giovani, che avesse esperienza e che conoscesse bene sia la Serie A che la Serie B. Lui ha detto subito sì nonostante avesse anche delle offerte maggiori dalla Serie A rispetto alla nostra. E lui da siciliano ha sposato il fascino dell’altra isola. Lui poi ha risolto la situazione a Frosinone dove avevano una grandissima riconoscenza per lui e lui per il Club".
Quanti sono stati i passi in avanti fatti dal Club in questi anni?
"Abbiamo lavorato per il nostro meglio e tutto questo non può che essere un enorme passo avanti. Io ho sensazioni positive".
E per quanto riguarda la Primavera?
"Avremo uno staff giovane, rimodernato. Per quanto riguarda i ragazzi, qualcuno salirà dalle categorie inferiori, qualche altro arriverà dall'estero. Ci penserà Angelozzi tra qualche giorno a rispondere sulla Primavera".
C'è la possibilità di avere nuovi soci in casa rossoblù?
"Fino ad oggi non c’è nessuna chiacchierata in chiusura con eventuali soci. Io spero che le deadline sullo stadio siano reali e spero che entro Natale parta il bando per fare lo stadio. Quello sarà il momento dove accelereremo qualche chiacchierata con nuovi soci, visti i costi esorbitanti".
Perché in questi anni non si è mai affacciato nessun nuovo investitore alla realtà Cagliari?
"Io credo che non siano semplici le successioni nel calcio. Al momento non c’è stato approccio con nessuno perché nessun vero gruppo forte ci ha approcciato. Questo è il motivo per il quale non c’è un socio. Io non voglio tifosi sotto la Fluorsid a protestare perché è arrivato un soggetto che fa fare la fine della Spal al Cagliari. Io credo per chiudere se la Regione si darà una mossa sul tema stadio questo club avrà un forte appeal anche per eventuali nuovi soci. Abbiamo l’ottava tifoseria italiana, noi facciamo come simpatizzanti Genoa e Sampdoria messe insieme. Ma il blocco sullo stadio crea sicuramente disagio".
Su quale giocatore punta Tommaso Giulini per questa stagione?
"Sicuramente su Mina. Ha scelto Cagliari, ha sposato la città, la gente e la squadra. Sono convinto che uno come lui possa farci fare il salto di qualità".
In chiusura di conferenza, il Presidente Giulini ha aggiunto: "Il 2 di Agosto giocheremo il primo trofeo Gigi Riva contro il Saint Etienne, che è la prima squadra sfidata dal Cagliari di Riva e contro la quale Rombo di Tuono segnò pure una doppietta, se non sbaglio. Ogni anno ci sarà un avversario diverso. Quest’anno sarà una due giorni di festa e di ricordo per il nostro Mito. Ci saranno tutta una serie di eventi in città e ci teniamo molto a questa iniziativa. Stiamo anche già lavorando al trofeo, che verrà realizzato da uno sculture sardo emergente. Nulla sarà lasciato al caso".
12:35 Conclusa la conferenza stampa del Presidente Giulini.
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