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Cagliari, Giulini: "Coman unico rimpianto. Perché Pisacane? Perché era arrivato il momento"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 15:45Serie A
di Simone Lorini

Cagliari, Giulini: "Coman unico rimpianto. Perché Pisacane? Perché era arrivato il momento"

"Con mister Nicola abbiamo trovato l’obiettivo abbastanza rapidamente, vincendo nel ritorno tutti gli scontri diretti. Credo che ci siano più aspetti positivi che aspetti negativi". Così Tommaso Giulini ha parlato dei programmi futuri del Cagliari, iniziando da un saluto a chi ha mantenuto la squadra in Serie A: "Abbiamo valorizzato diversi ragazzi e tre li abbiamo riscattati. Per Nicola venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri era una sfida complicata che è riuscito a vincere. Negli ultimi mesi ho soprannominato Nereo Bonato come il “re del mercato invernale” e devo ringraziarlo per aver guidato la società verso una nuova era. Ha fatto davvero pochi errori e per una società come il Cagliari è la cosa più importante.

L'unico "rimpianto" potrebbe essere Coman, che ha grande classe, ma è arrivato con un brutto infortunio che non è riuscito a recuperare, altrimenti sarebbe stata la quarta perla di mercato. Voglio ringraziare anche i giocatori che stiamo salutando. Parto da Viola, che non rinnoviamo: è stato uno degli uomini determinanti di questi anni e ci ha fatto la cortesia di aver fatto da capitano in America nel torneo TST. Rimane la grande riconoscenza per la sua classe ma nel calcio vanno prese delle scelte. Ringrazio anche Augello, Palomino e Jankto, che non hanno mai mancato di dare il loro apporto a questa squadra. Ringrazio anche i tre pilastri di questo Club Deiola, Pavoletti e Mina. Saranno i nostri tre giocatori più esperti quest'anno e saranno fondamentali per la crescita della squadra. Ringrazio in ultimo i nostri tifosi che sono stati la spinta in più per la salvezza e i traguardi degli ultimi anni, anche con quel filo di contestazione necessaria. La campagna abbonamenti è da record e ci dice che i nostri sostenitori riconoscono il lavoro fatto in questi anni", così è cominciata la conferenza del patron dei sardi.


Perché sostituire sia Nicola che Bonato e perché puntare su Pisacane?
"Perché era arrivato il momento di Pisacane, ci sono momenti nella vita e questo era il suo momento. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame e tanta conoscenza, era arrivato il momento di dargli spazio. Crediamo in lui, lo riteniamo pronto e non potevamo non premiarlo dopo il bellissimo lavoro fatto con i giovani. Ora dovrà dimostrare, come devono sempre dimostrare tutti gli allenatori giovani che sono tanti in Serie A. Se non premi chi ha fatto bene perdi credibilità e la società ha preso questa scelta da dentro. Pisacane è il nostro modello identitario che cerchiamo da anni. Sarà ovviamente affiancato da un direttore esperto come Angelozzi e miglior scelta non potevamo fare. Sono certo che sarà l’uomo giusto. Bonato non ha sposato questa scelta e quindi era giusto separarci perché le idee non combaciavano".