Chelsea-Burnley 1-1, le pagelle: Havertz risolutore, Pope è in vena di miracoli. Rudiger sbaglia

Risultato finale: Chelsea-Burnley 1-1

CHELSEA

Mendy 6 - Combatte a lungo la noia di un pomeriggio londinese disimpegnandosi bene con i piedi. Non gli riesce il miracolo su Vydra.

Christensen 5,5 - Cerca gloria nell'area avversaria personale sfiorando la rete. Qualche amnesia dietro, dove sbanda un po' troppo.

Thiago Silva 6 - Non deve scomporsi più di tanto per contenere i modesti attaccanti del Burnley. Prende pure un palo esterno di testa.

Rudiger 5 - Crea scompiglio ogni volta che va a saltare sui calci piazzati. Però si concede una distrazione fatale, salendo in ritardo.

James 6,5 - Un martello sulla sinistra, sfonda con naturalezza disegnando cross. Meraviglioso quello per l'incornata vincente di Havertz.

Kantè 6,5 - Se non ci fosse andrebbe clonato, imprescindibile per la porzione di campo che copre e il volume di gioco che assicura. Avvia l'1-0. Dall'85' Mount sv

Jorginho 6 - Fascia di capitano al braccio, acclamato a gran voce da Stamford Bridge. Non sarà la sua miglior recita ma gioca a testa alta.

Chilwell 6 - Puntuale nelle sovrapposizioni, passa la maggior parte del tempo nella metà campo avversaria accompagnando bene l'azione.

Barkley 6 - Bloccato in avvio, poi trova gli spazi giusti tra le linee e si scioglie. Fa le sue giocate cercando anche il tiro in porta, mira così così. Dal 73' Loftus Cheek sv

Hudson-Odoi 6,5 - Parte forte andando subito vicino al gol ma è poco cattivo nelle conclusioni. Decisamente meglio nelle vesti di rifinitore. Dall'85' Pulisic sv

Havertz 6,5 - Passato lo spavento per un incontro ravvicinato col pubblico, conferma di stare bene girandola alle spalle di Pope con un gran colpo di testa.

Thomas Tuchel 5,5 - Lukaku non creerà dipendenza, ma quanto gli sarebbe servito oggi. Perchè il gioco resta comunque brillante ma l'incapacità di tradurre una netta supremazia territoriale con almeno un paio di gol di scarto viene pagata a caro prezzo.

BURNLEY

Pope 7,5 - Un milione di sterline spese bene. Para tutto il parabile e anche qualcosa di più. Almeno quattro parate determinanti, strepitose quelle di piede su James e Hudson-Odoi.

Lowton 6,5 - Gioca una partita molto diligente, stando sempre concentrato. E nelle sortite offensive dimostra di avere un piede niente male.

Tarkowski 5,5 - Si perde Havertz lasciandolo libero di colpire indisturbato. Cerca di redimersi a modo suo esaltandosi nel clima di battaglia.

Mee 6 - Insieme a Tarkowski crea una voragine al centro dalla quale nasce il vantaggio del Chelsea. Poi organizza la resistenza a oltranza.

Taylor 6,5 - Nel primo tempo é il più convinto nel contrastare le folate dei Blues. E anche nella ripresa se la cava in maniera dignitosa.

Gudmundsson 6 - Esterno con mansioni quasi esclusivamente difensive, più un terzino aggiunto che altro. Fa delle buone chiusure. Dal 70' Vydra 7 - Dieci minuti sono sufficienti per spedirla in fondo al sacco, sfiora addirittura la doppietta.

Brownhill 6 - Le statistiche dicono che è il giocatore che tocca più palloni nella squadra di Dyche. Abbassa un po' la media ma tiene botta.

Westwood 6 - Preso in mezzo tra Kantè e Jorginho, entra in una spirale negativa dalla quale riesce a emergere soltanto nel finale.

McNeil 5,5 - Qualche sprint sulla corsia per far notare almeno la sua presenza. James è in stato di grazia e gli crea diversi problemi.

Wood 5 - Mancanza di dialogo con Cornet. Abbandonato al suo destino, fa quasi tenerezza. Le sponde sono l'unico modo per manifestarsi. Dal 61' Rodriguez 6,5 - Col suo ingresso la manovra offensiva smette di essere solo un progetto. Assist vincente per Vydra.

Cornet 5 - Dovrebbe dare un po' di imprevedibilità alla manovra. Invece si perde in inutili egoismi ignorando il partner d'attacco. Dall'83' Pieters sv

Sean Dyche 7 - 4-4-2 molto rigido ed un rispetto quasi militaresco delle distanze. Resistenza commovente fino a quando Havertz non sfonda il muro. Però è bravo a riprenderla pescando dal mazzo le carte giuste: Rodriguez e Vydra che danno finalmente consistenza all'attacco.