Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendariScommessePronostici
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliaricomocremonesefiorentinagenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilannapoliparmapisaromasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenafrosinonelatinalivornonocerinapalermoperugiapescarapordenonepotenzaregginasalernitanasampdoriasassuoloturris
Altri canali mondiale per clubserie bserie cchampions leaguefantacalciopodcaststatistiche
tmw / como / Serie A
Fabregas: "Vardy fortissimo, ma non è mai stato vicino al Como in passato"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
ieri alle 18:30Serie A
di Simone Bernabei

Fabregas: "Vardy fortissimo, ma non è mai stato vicino al Como in passato"

In conferenza stampa prima della sfida contro la Cremonese, il tecnico del Como Cesc Fabregas ha parlato di alcuni singoli dei grigiorossi raccontando anche un retroscena su Jamie Vardy: Che difficoltà incontrerà domani il Como con la Cremonese? "Squadra che ci crede, in fiducia, il mister ha le idee molto chiare fin dall'esperienza all'Empoli con il 3-5-2. Una squadra che fa molto bene difensivamente e dopo quando ha l'opportunità di giocare e creare opzioni per attaccare lo fa con volontà e con giocatori di qualità. Bondo e Terracciano arrivano dal Milan, già ti dice che mercato hanno fatto. Poi Vardy, che non ci sarà. Una squadra che mi piace, sarà difficile". Audero: perché questa esplosione in porta alla Cremonese? Vardy era davvero vicino al Como due stagioni fa? "Vardy non è mai stato vicino, non è vero. Non è mai entrato nella nostra testa, anche se è un giocatore fortissimo. È venuto qua il giorno della promozione, però nulla di tutto il resto. E' un grande ragazzo e un professionista. Su Audero: è un grandissimo portiere, per questo l'avevamo portato qua. L'anno scorso le cose non sono andate secondo le aspettative perché non tutte le scelte che fai alle volte sono perfette. L'anno scorso è calato, il lavoro non era lo stesso, si vedeva che non era contentissimo. Ma quando ci si allena serve intensità, la gente deve essere contenta di essere qua. Si vede che c'è un buon ambiente, si sente subito. Se qualcuno abbassa un po' il livello si vede troppo, io non me la sento e preferisco continuare con la gente che vuole essere qua. Se qualcuno molla o non si sente di competere o non capisce che deve lottare per il suo posto... poi sono molto contento per Emil, gli voglio bene e spero possa fare una grande carriera".