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Juve: Chiesa c’è, resta un buco. Inter: rosa completa e due dubbi. Milan: il peccato di fine mercato. Atalanta: c'è qualcosa di non detto. Fantacalcio: l'ora delle aste

Juve: Chiesa c’è, resta un buco. Inter: rosa completa e due dubbi. Milan: il peccato di fine mercato. Atalanta: c'è qualcosa di non detto. Fantacalcio: l'ora delle asteTUTTO mercato WEB
© foto di Alessio Alaimo
martedì 6 ottobre 2020, 07:22Editoriale
di Fabrizio Biasin

Che piacere. È finito il mercato, c’è la sosta per la nazionale, è l’ora delle aste del Fantacalcio. Sono questi i tre grandi macro-temi di cui tratteremo in questo simpatico e scanzonato editoriale.

Partiamo dalla sosta per la nazionale. La sosta per la nazionale non la ferma neanche l’Asl. È incredibile la resistenza della sosta per la nazionale a ogni genere di avversità, questi qui devono avere amicizie importanti a Palazzo. Fine del primo macro-tema.

Proseguiamo con l’altro macro-tema. L’asta del Fantacalcio. Con la fine del mercato si aprono due settimane di aste sfrenate. Ci tengo a dirvi alcune cose molto antipatiche che disturbano la mia - ma probabilmente anche la vostra - asta del Fantacalcio.

1)      Amico X, è inutile che tu dica “faccio da remoto perché non mi fido del virus”. Lo sappiamo che è tua moglie che non ti lascia venire.

2)      Amico X, non è che siccome ora va di moda lo smartuorching allora è bello fare lo smartFantacalcio. Il Fantacalcio è bello se vieni all’asta e a fine serata somigli a Bertogne (l’essere mitologico metà Berti e metà Gascoigne), altrimenti non fare il Fantacalcio.

3)      Amico X, è inutile che tu venga senza portafoglio e dica “mi sono dimenticato i 17 euro e 50 della quota, domani faccio il bonifico”, perché tanto lo sappiamo che non farai il bonifico.

4)      Amico X, è inutile che tu dica "negli altri Fantacalcio sono arrivato primo, solo in questo ho fatto schifo": lo sappiamo che non hai altri amici all’infuori di noi.

5)      Amico X, è inutile che tu venga all’asta per poi rompere i maroni ("domani mi devo alzare presto, facciamo in fretta"): lo sappiamo che tua moglie ti ha detto “se non torni entro mezzanotte dormi nel box” (“Ma, amore, non ce l’abbiamo il box”. “Ecco, regolati”).

6)      Amico X, è inutile che tu dica “Quest’anno punto su un cavallo a sorpresa e vi fotto” perché Ciccio Caputo ormai lo conosce anche mia nonna.

7)      Amico X, ti ricordiamo che anche quest’anno la regola “ognuno porti qualcosa da bere” non significa che ti devi presentare con tre Moretti da 66 e stop. Quelle le hai finite che siamo ancora ai portieri. Piuttosto non portare niente, fai più bella figura.

 

Fine del macro-tema fantacalcio.

 

E veniamo al mercato.

Il mercato è finito. Appena è finito i tifosi di tutte le squadre si sono incazzati. “Bisognava comprare Sbarazzi!” (nome fittizio). I tifosi non sono mai contenti ed è inutile che tu, esperto qualunque, provi a spiegargli che siamo nell’era covid, perché quello, il tifoso, ti dirà “è la solita scusa per non spendere!”.

 

La verità è che molte squadre hanno “fatto cose”, bisogna solo capire se hanno un senso.

 

La Juve, per dire, ha preso Chiesa. E tutti a dire: cosa se ne fa? Se ne fa molto, perché è forte assai. Lo prende con una formula tipica di questo nuovo calcio sotto-virus, ovvero quella del “pagheremo”. E va bene se quel “pagheremo” non si somma ad altri pagheremo, viceversa si chiama azzardo.

Chiesa è forte, dicevamo, ma alla Juve in verità serviva di più un esterno a sinistra. Non è arrivato, avranno certamente fatto i loro calcoli.

 

L’Inter si ritrova con Nainggolan. L’avrebbe ceduto volentieri, è rimasto per problemi che definiremo "nessuno voleva smenarci quattrini". Può essere un bene solo se il belga accetterà il ruolo di “alternativa ai titolari”, viceversa rischia di trasformarsi in un problema. Per il resto la rosa appare completa: per ogni ruolo ci sono titolari e alternative valide. Sì, anche in attacco. Un solo dubbio, Eriksen: trattenerlo per trattarlo come un rincalzo non ha senso, ma siamo (abbastanza) convinti che alla fine il tecnico saprà valorizzarlo.

L’Atalanta fa impressione. Non tanto in campo, quella non è più una novità, ma dietro alla scrivania. Vendere Traoré (circa 20 minuti in serie A) al Manchester United per 30 milioni + bonus significa essere dei fuoriclasse. La squadra? Completissima.

Il Napoli è a misura del suo allenatore. Mancava solo “un Gattuso” a centrocampo. È arrivato Bakayoko: perfetto. Il miglior “acquisto”? Aver trattenuto Koulibaly. Poi, certo, Milik andava ceduto.

La Fiorentina si è “dimenticata” di prendere un attaccante. Male. Bene invece l’affare-Chiesa: se proprio devi cedere il tuo giocatore migliore, allora devi rimpiazzarlo come si deve. Callejon è un grande acquisto, anche solo per come parla (“Chiesa è forte, ma io sono Callejon”).

 

Il Milan cercava un difensore. Non lo ha preso. Peccato grave. Soprattutto perché in questa sessione aveva fatto tutto piuttosto bene. Ma poi devi essere bravo a “completare”. Nel reparto arretrato i rossoneri hanno davvero poca scelta e con l'Europa League di mezzo rischia di essere un problema. L'obiettivo è il quarto posto ma non sarà facile raggiungerlo nonostante – ripetiamo – un mercato condotto con la giusta misura.

 

Menzione speciale per il Sassuolo che ha preso gli uomini "giusti" per il suo allenatore. La sensazione? De Zerbi ci farà divertire.

 

Quindi il Toro, che ha chiuso prendendo Bonazzoli. Il problema di una squadra che si affida a Giampaolo è che deve portare a casa giocatori adatti a Giampaolo. In particolare quello da piazzare dietro alle punte. Se manca quello devi "sperare" che tutto si incastri per magia. E sperare, nel calcio, non è mai la scelta ideale.

E niente, ci siamo levati dalle balle anche questa sessione di mercato. Da oggi inizia quello invernale. Chiudiamo con una brutta notizia: per colpa del covid l'Arsenal ha dovuto licenziare Gunnersaurus, da 27 anni mascotte del club. Se vi capita, guardate la foto del povero Saurus (la trovate sul mio profilo twitter), gli vorrete bene come si vuole bene a un caro amico.

 

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