Gli NFT Non Fungible Token incontrano gli Esports

NFT (Non Fungible Token) ed Esports sono sempre più collegati tra di loro. Molte realtà del mondo esportivo hanno intrapreso da qualche mese la nuova tipologia di esperienza per catturare l'attenzione della propria fanbase. Su piattaforme blockchain che fungono da registro di trasferimento ufficiale per tracciare i certificati di proprietà virtuali, questi possono essere a tiratura limitata o ad edizione speciale, così da creare quel mercato dal grande potere attrattivo.

L'avvento dei NFT nel mondo Esports apre molti scenari futuri. Numerose sono le proposte realizzabili e da rendere uniche. Dalle icone alle skin, dalla playlist al merchandising potranno rivoluzionare il settore sia competitivo che di classico gaming. Sempre più team, streamers e società del settore, vogliono usarli per creare nuovi modelli di business. Un pro player con un'ampia fanbase potrebbe utilizzare la nuova tecnologia per creare ad esempio NFT che celebrano i momenti più emozionanti ed importanti e venderli ai suoi fan garantendone l'unicità. Grazie agli NFT, i futuri proprietari avranno la possibilità di possedere risorse di gioco che nessun altro potrà avere, creare le proprie risorse extra, venderle ed entrare nel circuito nei trasferimenti futuri di caratteristica e di valore.

Un eccellente esempio viene dall'NBA che qualche mese fa ha concesso in licenza i suoi vari punti salienti del gioco di basket tra cui un LeBron James Top Shot che recentemente è stato venduto per oltre 387mila dollari. Un esempio meno profiquo viene fornito invece dalle Pringles che ad aprile ha creato le “crypto patatine” disponibili in quantità limitata e vendute all’asta ma che non hanno reso economicamente quanto immaginato inizialmente. Sicuramente risultati di un nuovo sistema in partenza che promette scintille nel giro di qualche anno.