Louis: The Game, Vuitton celebra il bicentenario anche con un gioco

Il gruppo LVMH, proprietario del noto brand Louis Vuitton ha dato il via alle celebrazioni per il bicentenario dalla nascita del suo fondatore. Una serie di iniziative in diversi settori e categorie contemporanee, tutte raggruppate sotto un unico titolo "Louis 200". Un evento poliedrico per celebrare la vita eccezionale del suo fondatore. Louis Vuitton era un avventuriero, imprenditore, designer e innovatore. Tra le tante iniziative anche un videogioco intitolato "Louis:The Game" che ha raccolto favorevoli consensi già da qualche settimana.

La nota Maison francese ha voluto sviluppare e pubblicare un gioco platform, Louis:The Game. Nell'ottica di avere qualcosa di innovatore e rivolto al futuro proprio come nello stide del suo fondatore. Fondendo l'animazione avanzata con due secoli di eredità di storia, il gioco sfida i partecipanti a intraprendere un'avventura attraverso sei mondi immaginari. Guidando la mascotte Vivienne, i giocatori esplorano il mondo affascinante e lo spirito visionario di Louis Vuitton. Nel suo viaggio verso una destinazione festosa per il compleanno, Vivienne deve raccogliere il maggior numero possibile di candele Monogram oltre alle chiavi per accedere ai livelli successivi. Ogni candela sblocca una cartolina che rivela un aneddoto: collaborazioni, ordini speciali, curiosità tecniche, storia familiare, iniziative artistiche, momenti salienti della sfilata e altro ancora. I giocatori possono anche collezionare accessori di moda e cercare uno dei 30 NFT (Token non fungibili). Al di là dell'omaggio al suo fondatore, questi divertenti format alternativi, sono un invito a esplorare la storia della Maison da una prospettiva contemporanea.

LV non è nuova a iniziative digitali. Nel 2019 ha già collaborato con Riot Games per League of Legends, creando abiti digitali per i personaggi e la custodia della coppa del mondiale del videogioco. Sempre lo stesso anno aveva lanciato un gioco di genere per promuovere la collezione maschile autunno/inverno di Virgil Abloh.