Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / fiorentina / L'esclusiva
BOTO A FV: "JOVIC PUÒ RIPETERE LE GESTA DI VLAHOVIC. ITALIANO TECNICO PERFETTO PER DODÔ"TUTTO mercato WEB
mercoledì 20 luglio 2022, 10:00L'esclusiva
di Alessio Del Lungo
per Firenzeviola.it

BOTO A FV: "JOVIC PUÒ RIPETERE LE GESTA DI VLAHOVIC. ITALIANO TECNICO PERFETTO PER DODÔ"

Passano i giorni e Dodô è sempre più vicino alla Fiorentina. Il terzino destro brasiliano aveva firmato con lo Shakhtar Donetsk nel gennaio 2018 ed ha condiviso tanti momenti con José Boto, ex direttore sportivo del club ucraino, che, in esclusiva, ne ha parlato a FirenzeViola.it: "Non gioca da metà dicembre, sono più di 7 mesi senza competere e questa non è una buona cosa, ma si tratta davvero di un buon giocatore, sano e molto rapido ad adattarsi alla squadra e a riconquistare la forma fisica".

La Fiorentina è la squadra giusta per lui e per la sua carriera in questo momento?
"Sì, Dodò è giovane e può ancora crescere molto, la Fiorentina gioca un calcio che si addice alle sue migliori caratteristiche".

Lo scorso anno nel suo ruolo ha giocato Odriozola. Pensa che il brasiliano sia più forte?
"Con tutto il rispetto per Odriozola, credo che con Dodô la Fiorentina possa andare meglio. Lui ha caratteristiche diverse rispetto allo spagnolo perché è uno tra i giocatori più veloci al mondo, garantisce equilibrio alla squadra quando attacca e difende molto bene".

Per la Fiorentina l'acquisto di Dodô è un vero e proprio affare considerate anche le offerte rifiutate per lui in passato?
"Due anni fa ricevemmo una proposta da 25 milioni di euro dal Bayern Monaco, ma Dodô ci piaceva molto e abbiamo deciso di non venderlo. Non avevamo qualcuno con cui rimpiazzarlo, pensavamo che lui costasse molto di più. Credo che la Fiorentina abbia fatto davvero un ottimo affare comprando Dodô a circa 18 milioni, bonus compresi. Senza la guerra in Ucraina per lui sarebbe stato necessario sborsare molto più di 30 milioni".

Dodô si adatterà alla Serie A nonostante le sue caratteristiche offensive?
"Parliamo di un calciatore che è in grado di fare grandi sforzi durante tutta la partita e che può correre molto veloce anche al 92'. Ricordo un suo gol contro l'Atalanta a tempo quasi scaduto che prese palla e fece quasi tutto il campo... La Serie A è un campionato molto buono per le sue caratteristiche, questo perché il brasiliano è molto bravo anche nella fase difensiva".

Meglio impiegarlo in un 4-3-3 come terzino destro o in un 3-5-2 come quinto di centrocampo?
"Ha sempre giocato bene in una linea a 4 di difesa, ma credo che, qualora ci fosse bisogno, potrebbe adattarsi anche ad un altro schema di gioco. Italiano ha uno stile molto simile a quello che avevamo allo Shakhtar Donetsk, non solo con De Zerbi, ma anche con Fonseca e con Luis Castro: è l'allenatore perfetto per questo momento della sua carriera".

Quali sono le sue caratteristiche migliori?
"Come detto in precedenza è tra i giocatori più veloci al mondo e riesce a mantenere questa velocità per tutti i 90 minuti della gara con la stessa forza. Inoltre ha una buona tecnica, arriva molto bene sul fondo e fornisce tanti assist".

Dov'è invece che deve ancora crescere?
"La cosa che deve ancora migliorare un po' è la sua concentrazione perché deve riuscire ad essere focalizzato su cosa deve fare durante tutti e 90 i minuti, ma questo step verrà compiuto in modo naturale con la sua maturazione".

Italiano è quindi il tecnico che può permettergli di esplodere definitivamente?
"Italiano è uno degli allenatori più moderni in Italia e uno di quelli che seguivo allo Shakhtar perché avevamo questo modo di giocare unico, proprio come il suo, ovvero con uno stile offensivo, con molto possesso palla e con la costruzione che partiva dal basso. L'ho seguito molto bene più volte e posso dire che le caratteristiche di Dodô si adatteranno sicuramente al suo calcio e più in generale a quello della Fiorentina. Anche Aquilani, che ho seguito da molto vicino e che allena la Primavera, propone questo stile di gioco e per questo la squadra e l'allenatore saranno il giusto step per Dodô".

Ci sono stati altri club italiani interessati a lui in passato?
"Nel periodo che ho trascorso allo Shakhtar, cioè gli ultimi 3 anni e mezzo, noi abbiamo riscontrato interessamenti da parte di Bayern Monaco e Tottenham, ma dalla Serie A non è mai arrivato niente".

Lei acquistò Jovic al Benfica da giovanissimo. Come mai al Real Madrid non è riuscito ad esprimersi sui suoi livelli?
"All'Eintracht era uno dei giocatori più importanti della squadra, poi è andato al Real Madrid, ma lì non è facile giocare, soprattutto se hai Benzema, che per me è il miglior attaccante del mondo, davanti a te. Jovic ha bisogno di sentirsi importante e ai Blancos aveva un po' perso questa cosa, ma è giovane ed ha ancora molto da dare.

Può tornare a brillare alla Fiorentina?
"Credo che la Fiorentina sia l'occasione giusta per lui. Jovic ha bisogno di fiducia, di sentirsi importante e in viola avrà spazio per questo e per raggiungere il livello che aveva raggiunto con l'Eintracht. Lo conosco molto bene, lo portai al Benfica che aveva solo 18 anni ed è diventato un calciatore davvero forte. Deve sentirsi amato dai tifosi e dalla società, a Firenze migliorerà in modo importante".

Può essere considerato l'erede di Vlahovic?
"Hanno caratteristiche diverse anche se sembrano simili fisicamente. Jovic sente più l'odore del gol, gioca più dentro l'area, ma è bravo anche a supportare le azioni dei centrocampisti. È diverso da Vlahovic, ma può essere importante per la squadra nello stesso modo".