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Panchine 'impazzite' tra cicli finiti e ripensamenti. Fiorentina-Pioli, restano i contatti ma anche le difficoltàTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 5 giugno 2025, 16:00Copertina
di Luciana Magistrato
per Firenzeviola.it

Panchine 'impazzite' tra cicli finiti e ripensamenti. Fiorentina-Pioli, restano i contatti ma anche le difficoltà

Alla fine i più incerti restano in sella, Conte e Italiano per primi, mentre quelli che erano già al lavoro per la prossima stagione cambiano panchina, come Palladino o Chivu confermati a parole dalle rispettive società. Ma anche per la prossima stagione, ancor più della passata quando ne cambiarono 13, è destinata ad iniziare con un grande valzer di panchine. Per ora, altre sorprese a parte, al loro posto posto restano oltre ai già citati Conte al Napoli e Italiano al Bologna anche Kosta Runjac all'Udinese, Fabio Grosso al Sassuolo e Paolo Zanetti al Verona con Cesc Fabregas, dopo l'apparente rifiuto all'Inter, e Patrick Vieira, che, dopo i corteggiamenti di Inter e Fiorentina, vorrebbe mantenere la parola data ma ha una clausola, che dovrebbero restare rispettivamente al Como e al Genoa. Da decifrare ancora la situazione di Tudor, sempre più però con la fiducia della nuova dirigenza bianconera).  Per il resto Roma (Gasperini), Lazio (Sarri), Milan (Allegri) e Torino (Baroni) si sono sistemate ufficialmente. Sulle altre c'è un punto interrogativo insomma.

Clamorosa la scelta dell'Inter che dopo l'addio di Inzaghi e il no di Fabregas e Vieira ha chiesto e ottenuto il permesso dal Parma di trattare con Chivu, che doveva sedersi con l'ad Cherubini. Proprio il tecnico rumeno è l'ultimo della lunga serie che potrebbe cambiare panchina appunto, con il Parma che, sicuro di proseguire con lui fino ad oggi, si sta guardando intorno magari per prendere De Rossi o Vanoli che ha lasciato ufficialmente il Torino (che ha già ufficializzato Baroni)

Le caselle si stanno pian piano riempendo ma alcune sono ancora inesorabilmente vuote, come quella viola. Che, in controtendenza con quanto sta accadendo ad altre big come Inter, Atalanta (in particolare se si affidasse a Palladino, anche se per ora non è in pole) ed anche la Juventus (se proseguisse con Tudor) che si affidano ad uno relativamente giovane e con poca esperienza per riaprire un ciclo, sceglie invece la grande esperienza, bravura e personalità di Stefano Pioli per ripartire da un progetto di cui si erano gettate le basi con Palladino e calmare, per la conoscenza e l'affetto reciproci, l'ambiente surriscaldato di Firenze. Un uomo che incarna anche il padre di famiglia e che dunque piace anche al presidente.

O almeno la Fiorentina ci prova, perché le difficoltà per portare via Stefano Pioli dall'Al Nassr non mancano. Come si è detto il tecnico di Parma è pronto a riabbracciare Firenze, verrebbe volentieri pur chiedendo garanzie tecniche e figure di fiducia, ma il contratto con il club arabo ancora in corso e la legge fiscale sui rientri dei lavoratori italiani dall'estero non aiutano (ma tanto i contratti e le stagioni calcistiche italiani iniziano a luglio) e soprattutto non aiutano chi ha fretta di voltare pagina e impostare la prossima rosa come la Fiorentina. L'Al Nassr deve insomma essere d'accordo sull'addio dopo solo un anno e liberare così Pioli, altrimenti ogni volontà di tecnico e Fiorentina servirebbe a poco.

Per ora la strada percorsa dalla Fiorentina porta a Pioli, ma esistono piani B (non necessariamente l'accezione è negativa visto che a Firenze Italiano fu il piano B a Gattuso ed il triennio è andato decisamente bene) perché nel giro di pochi giorni bisognerà decidere. Gli altri nomi dunque restano, ma sullo sfondo.