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Aurelio Andreazzoli: "Dzeko attaccante moderno, sarà un valore aggiunto e non un problema per Kean"TUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
Oggi alle 13:00Copertina
di Niccolò Santi
per Firenzeviola.it

Aurelio Andreazzoli: "Dzeko attaccante moderno, sarà un valore aggiunto e non un problema per Kean"

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Così Aurelio Andreazzoli a Radio FirenzeViola durante "Viola amore mio" sull'arrivo alla Fiorentina di Edin Dzeko, che lui ha allenato ai tempi della Roma: "E' inutile parlare dei numeri di Edin come calciatore, di celebrarlo per le qualità che ha. Ma per le caratteristiche dell'uomo mi spendo volentieri. Se non sei un professionista non giochi con questa qualità fino a quarant'anni".

Può essere un esempio per la squadra?
"Di sicuro, per tutti. Lui ha queste caratteristiche, credo che sarà apprezzato molto anche da una piazza esigente come quella di Firenze".

Ritiene che sia un bel colpo se arriva come vice Kean?
"Se ha fatto 70 partite in due anni vuol dire che non ha bisogno di essere dosato. E' chiaro che l'età cresce, ma lui può essere una prima punta come riferimento così come il trequartista con un altro attaccante. Si pone nella condizione di essere un aiuto eccellente per la squadra".

E' riduttivo definirlo una punta?
"Esattamente, è sia quello che un regista offensivo. Può fare il punto di riferimento oppure può legare il gioco, lo ha dimostrato nei migliori campionati europei nel tempo. Ha sempre risposto con i numeri".

Si dice che Kean non abbia voglia di essere affiancato da un elemento importante...
"Non spetta me dirlo, vedremo. Le sue caratteristiche sono quelle di un giocatore di calcio moderno, disponibile. Non credo che possa essere un problema per Kean, piuttosto un valore aggiunto".

E' giusto non chiudere le porte a certi 'vecchietti'?
"Nel mondo del calcio è un'abitudine dare delle etichette. Uno è vecchietto se non ce la fa, ma se gioca nel calcio che conta a 40 anni non lo è. Le sue caratteristiche tecniche rimangono tali nel tempo".

Dzeko al suo primo anno in Serie A non convinse subito.
"Quando si cambia ambiente non è sempre facile, lui poi ha fatto presto a convincere tutti. Il lavoro fatto con Spalletti lo ha aiutato fare il salto di qualità".

Quando la rivedremo in panchina?
"Non lo so, ci sta anche mai. Eventualmente per mia scelta. Nel mondo del calcio sei troppo giovane, quindi non hai esperienza. Sei troppo vecchio, quindi ne hai troppa. Non c'è mai una misura di mezzo o una valutazione rispetto a quello che uno fa... Intanto quest'anno abbiamo visto che il più bravo di tutti è stato il più vecchio di tutti".

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