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Lucarelli: "Inter con rosa più completa, ma il Napoli ha meritato il titolo. Conte valore aggiunto"
Cristiano Lucarelli, ex attaccante fra le altre di Livorno, Torino e Napoli fra le altre, ha parlato a margine del Memorial Gaucci. Queste le sue parole raccolte da TMW
Che ricordi hai, innanzitutto, di Luciano Gaucci e del suo Perugia?
"Ho un ricordo molto personale, ed è anche il motivo per cui sono qui oggi. Luciano Gaucci è stato colui che mi ha preso dalla Serie D, e mi ha dato l’opportunità di affacciarmi al grande calcio. Ho un ricordo bello, perché in un certo senso mi aveva “adottato”. Ero il suo pupillo, e nonostante i suoi eccessi - nel bene e nel male - abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto personale".
Parliamo dell’attualità in Serie A. Ieri il Napoli ha conquistato lo Scudetto: secondo te è davvero la squadra più forte d’Italia, o l’Inter ha perso qualcosa nel finale?
"Penso che il Napoli abbia meritato lo Scudetto. L’Inter, sulla carta, probabilmente aveva una rosa più completa, ma il Napoli ha saputo fare meglio, è stato più continuo e ha vinto con pieno merito".
Conte è stato un valore aggiunto?
"Senza dubbio. Conte è un valore aggiunto, soprattutto quando si tratta di risollevare squadre che arrivano da stagioni difficili. Il suo apporto è stato fondamentale".
L’Inter può farcela in Champions League?
"Credo di sì. Ha già superato grandi squadre nei turni precedenti. E per esperienza personale, so che quando si subisce una delusione - come quella dello Scudetto sfumato - e si rigioca pochi giorni dopo, si può trasformare quella rabbia in energia positiva. Può essere un vantaggio".
Si giocano anche gli ultimi posti per Champions, Europa League e Conference. La Juventus può ancora arrivare in Champions, o le avversarie sono troppo agguerrite?
"La Juve dipende solo da sé stessa. Se vince, chiude il discorso, indipendentemente da cosa faranno le altre. Ovviamente, le inseguitrici cercheranno di restare in corsa fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata".
Che giudizio dai sulla stagione di Palladino sulla panchina della Fiorentina? È stata deludente, considerando che si puntava a fare un passo avanti
"Sai, ambire è nella natura di tutti. Ma poi ci si scontra con la realtà. Se guardiamo i numeri, credo che Palladino abbia fatto più punti di Italiano. E Italiano, però, ha portato la Fiorentina a tre finali consecutive… Credo che la Fiorentina abbia una proprietà forte, che sta cercando di alzare l’asticella anno dopo anno. Magari è mancato qualcosa, ma non mi sento di giudicare negativamente il lavoro di Palladino. Anzi, per me ha fatto un ottimo lavoro".
Quanto sarebbe importante trattenere Kaen?
"Dare consigli senza conoscere tutte le dinamiche è difficile, ma penso che un progetto ambizioso della società potrebbe convincerlo a restare e a non ascoltare eventuali offerte".
A proposito di allenatori: pensi che Conte resterà al Napoli, o lo vedi altrove, magari di nuovo alla Juve?
"È difficile dirlo. C’è un contratto di tre anni, ma nel calcio - soprattutto per gli allenatori - i contratti contano fino a un certo punto. Se una delle due parti non ha più intenzione di continuare, si può arrivare a una separazione. Conte ci ha abituati a lasciare dopo aver vinto, quindi tutto fa pensare che possa accadere di nuovo. Tuttavia, De Laurentiis ha fatto capire di volerlo accontentare sul mercato. La decisione spetterà a Conte. Se guardiamo al passato, tende a cambiare dopo i successi, ma magari stavolta ci sorprenderà e deciderà di continuare il progetto Napoli.
Ultima domanda su Fagioli. La Fiorentina dovrebbe riscattarlo, indipendentemente dalla qualificazione europea?
"Come dicevo prima, se la Fiorentina vuole costruire un progetto solido, Fagioli potrebbe essere uno dei punti fermi. Se invece non verrà riscattato, forse hanno già in mente altri profili per quel ruolo".
Che ricordi hai, innanzitutto, di Luciano Gaucci e del suo Perugia?
"Ho un ricordo molto personale, ed è anche il motivo per cui sono qui oggi. Luciano Gaucci è stato colui che mi ha preso dalla Serie D, e mi ha dato l’opportunità di affacciarmi al grande calcio. Ho un ricordo bello, perché in un certo senso mi aveva “adottato”. Ero il suo pupillo, e nonostante i suoi eccessi - nel bene e nel male - abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto personale".
Parliamo dell’attualità in Serie A. Ieri il Napoli ha conquistato lo Scudetto: secondo te è davvero la squadra più forte d’Italia, o l’Inter ha perso qualcosa nel finale?
"Penso che il Napoli abbia meritato lo Scudetto. L’Inter, sulla carta, probabilmente aveva una rosa più completa, ma il Napoli ha saputo fare meglio, è stato più continuo e ha vinto con pieno merito".
Conte è stato un valore aggiunto?
"Senza dubbio. Conte è un valore aggiunto, soprattutto quando si tratta di risollevare squadre che arrivano da stagioni difficili. Il suo apporto è stato fondamentale".
L’Inter può farcela in Champions League?
"Credo di sì. Ha già superato grandi squadre nei turni precedenti. E per esperienza personale, so che quando si subisce una delusione - come quella dello Scudetto sfumato - e si rigioca pochi giorni dopo, si può trasformare quella rabbia in energia positiva. Può essere un vantaggio".
Si giocano anche gli ultimi posti per Champions, Europa League e Conference. La Juventus può ancora arrivare in Champions, o le avversarie sono troppo agguerrite?
"La Juve dipende solo da sé stessa. Se vince, chiude il discorso, indipendentemente da cosa faranno le altre. Ovviamente, le inseguitrici cercheranno di restare in corsa fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata".
Che giudizio dai sulla stagione di Palladino sulla panchina della Fiorentina? È stata deludente, considerando che si puntava a fare un passo avanti
"Sai, ambire è nella natura di tutti. Ma poi ci si scontra con la realtà. Se guardiamo i numeri, credo che Palladino abbia fatto più punti di Italiano. E Italiano, però, ha portato la Fiorentina a tre finali consecutive… Credo che la Fiorentina abbia una proprietà forte, che sta cercando di alzare l’asticella anno dopo anno. Magari è mancato qualcosa, ma non mi sento di giudicare negativamente il lavoro di Palladino. Anzi, per me ha fatto un ottimo lavoro".
Quanto sarebbe importante trattenere Kaen?
"Dare consigli senza conoscere tutte le dinamiche è difficile, ma penso che un progetto ambizioso della società potrebbe convincerlo a restare e a non ascoltare eventuali offerte".
A proposito di allenatori: pensi che Conte resterà al Napoli, o lo vedi altrove, magari di nuovo alla Juve?
"È difficile dirlo. C’è un contratto di tre anni, ma nel calcio - soprattutto per gli allenatori - i contratti contano fino a un certo punto. Se una delle due parti non ha più intenzione di continuare, si può arrivare a una separazione. Conte ci ha abituati a lasciare dopo aver vinto, quindi tutto fa pensare che possa accadere di nuovo. Tuttavia, De Laurentiis ha fatto capire di volerlo accontentare sul mercato. La decisione spetterà a Conte. Se guardiamo al passato, tende a cambiare dopo i successi, ma magari stavolta ci sorprenderà e deciderà di continuare il progetto Napoli.
Ultima domanda su Fagioli. La Fiorentina dovrebbe riscattarlo, indipendentemente dalla qualificazione europea?
"Come dicevo prima, se la Fiorentina vuole costruire un progetto solido, Fagioli potrebbe essere uno dei punti fermi. Se invece non verrà riscattato, forse hanno già in mente altri profili per quel ruolo".
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