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Maledetto maggio. Si è appena concluso il mese più agitato della Fiorentina di Commisso
Maggio è alle spalle, da oggi comincia giugno e la speranza di casa Fiorentina è che possa cambiare anche l'aria. Sì, perché il mese scorso è stato senza dubbio il più movimentato da quando c'è Rocco Commisso presidente, parlando solo di vicende riguardanti la squadra.
Cominciato ricco di speranze, con la doppia sfida europea con il Betis, il maggio della Fiorentina ha visto prima arrivare l'amarezza per l'eliminazione in semifinale di Conference e poi la frustrazione, trasformata in rabbia e dimostrazioni di contrarietà da parte di buone fette del tifo. Quindi ha illuso, portando il colpo di coda del 6° posto e la nuova qualificazione europea, salvo poi deflagrare in tutto il suo disordine. Alla conferenza stampa di fine stagione 'tutta rose e fiori' hanno seguito le tempestose dimissioni di Palladino, che hanno di nuovo rimescolato nel calderone dei sentimenti più torbidi in seno al popolo viola.
Tanto che anche la Curva Fiesole ha parlato tramite comunicato, esprimendo dissenso sia verso la proprietà che soprattutto nei confronti del ds Pradè, invitato a chiare parole a dimettersi. Toccato, il dirigente ha riflettuto e pensato di farlo, anche se al momento la vicenda sembra essere rientrata. Il colpo di coda positivo, perlomeno, c'è stato e ha portato al rinnovo fino al 2028 di De Gea. Adesso l'ambiente della Fiorentina attende di conoscere la mossa sull'allenatore, decisiva anche per orientare i sentimenti a tinte viola.
Cominciato ricco di speranze, con la doppia sfida europea con il Betis, il maggio della Fiorentina ha visto prima arrivare l'amarezza per l'eliminazione in semifinale di Conference e poi la frustrazione, trasformata in rabbia e dimostrazioni di contrarietà da parte di buone fette del tifo. Quindi ha illuso, portando il colpo di coda del 6° posto e la nuova qualificazione europea, salvo poi deflagrare in tutto il suo disordine. Alla conferenza stampa di fine stagione 'tutta rose e fiori' hanno seguito le tempestose dimissioni di Palladino, che hanno di nuovo rimescolato nel calderone dei sentimenti più torbidi in seno al popolo viola.
Tanto che anche la Curva Fiesole ha parlato tramite comunicato, esprimendo dissenso sia verso la proprietà che soprattutto nei confronti del ds Pradè, invitato a chiare parole a dimettersi. Toccato, il dirigente ha riflettuto e pensato di farlo, anche se al momento la vicenda sembra essere rientrata. Il colpo di coda positivo, perlomeno, c'è stato e ha portato al rinnovo fino al 2028 di De Gea. Adesso l'ambiente della Fiorentina attende di conoscere la mossa sull'allenatore, decisiva anche per orientare i sentimenti a tinte viola.
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