Polissya, Gutsulyak verso la Fiorentina: "Più di una gara, accendiamo la luce sulla guerra"

La qualificazione della Fiorentina sembra ormai ipotecata dopo il 3-0 dell’andata, ma il ritorno dei preliminari di Conference League contro il Polissya ha un significato che va oltre il campo. La formazione ucraina è infatti costretta a un viaggio estenuante di 36 ore per raggiungere ogni trasferta europea, a causa dello spazio aereo nazionale chiuso dalla guerra. Pullman, treni, auto e voli dalla Polonia: questa la routine che accompagna i calciatori. Oleksiy Gutsulyak, 27 anni, trequartista e simbolo della squadra, racconta con lucidità le difficoltà: "Dopo la partita col Paks, i nostri avversari sono rientrati in 4 ore, noi ne abbiamo impiegate 36. Non è una scusa, ma rende l’idea di quanto sia complicato competere in queste condizioni. La nostra missione è ricordare al mondo la guerra e chiedere la pace", si legge sul Corriere dello Sport. Gutsulyak vive tra il calcio e le preoccupazioni per gli amici al fronte, come l’ex Karpaty Volodymyr Senytsia: "Sono fiero di lui, è un eroe". Sogna la Serie A, segue con attenzione il campionato italiano e ammette: "Due club stanno pensando a me, sarebbe meraviglioso". Tra i suoi riferimenti c’è Andriy Shevchenko, simbolo del carattere ucraino: "Non solo una leggenda del calcio, ma la voce del nostro Paese nel mondo".