
La Juve si fa male da sola, il Sassuolo ne approfitta. 4-2 al Mapei, primo ko Allegri
Sassuolo batte Juventus 4-2.
Non era mai successo che il Sassuolo battesse per due volte di fila la Juventus in Serie A. I neroverdi - oggi in giallo evidenziatore - di Alessio Dionisi ci riescono al termine di una vera e propria festa del gol. Due volte i padroni di casa scappano, due volte i bianconeri di Massimiliano Allegri riescono ad acciuffarli, senza però mai riuscire a mettere la testa avanti. Alla fine, passa, con merito e un bel pizzico di surrealismo calcistico, la formazione di casa: decisive la rete di Andrea Pinamonti e l'incredibile autorete di Federico Gatti nel finale. Gli emiliani vincono così una gara in cui, dalla papera iniziale di Szczesny in poi, la Vecchia Signora è stata soprattutto bravissima a mettersi i bastoni tra le ruote da sola: prima sconfitta stagionale per i bianconeri, che rallentano così la propria corsa e concedono all'Inter - in campo domani alle 12,30 a Empoli - una succosa occasione per tentare la prima fuga della capolista in questo campionato. Nulla, dei clamorosi blackout degli ospiti, toglie meriti ai padroni di casa: illuminato dal solito Berardi, il Sassuolo trova la seconda vittoria in questo campionato, e ha avuto soprattutto il merito di tenere mentalmente la testa su una partita dalla quale sarebbe stato più che legittimo uscire dopo i due pari juventini.
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Una papera, un autogol, un gioiello: 2-1 all'intervallo. La Juve parte in quarta, aggressiva e pure pericolosa, ma si fa male da sola. Al 13' passa, a sorpresa, il Sassuolo: Laurienté raccoglie una palla vagante e tenta la conclusione improvvisa: traiettoria violenta ma leggibile per tutti, tranne Szczesny. La palla sfugge tra le mani del polacco, che più avanti si rifarà almeno in parte con una bella parata su Ruan Tressoldi, carambola sul piede e finisce in rete. A papera risponde autorete: quella di Viña, più sfortunato che altro: il pari della Vecchia Signora porta infatti la firma del terzino uruguaiano che, nel tentativo di anticipare McKennie su cross di Chiesa, batte Cragno. Non è finita qui: mentre la Juve cerca il vantaggio, a trovarlo sono i padroni di casa: break di Mateus Henrique su disimpegno impreciso di Gatti, palla a destra per Berardi che, di prima, la mette a giro alle spalle del portiere bianconero, questa volta incolpevole. Nel finale di frazione, proteste bianconere per un tocco di mani in area del solito Ruan: sospiro di sollievo suo e di tutta la panchina neroverdi quando viene certificato il fuorigioco - questione di millimetri - di Vlahovic sul lancio di Locatelli. 2-1 per i padroni di casa all'intervallo.
Chiesa non basta, la Juve si fa male da sola. Sono ben tre i cambi che aprono la ripresa: Allegri sostituisce Miretti e Kostic con Fagioli e Iling Jr, Dionisi risponde inserendo Viti al posto di Ruan. All'ora di gioco la partita rischia di perdere un protagonista: brutto intervento di Berardi su Bremer, l'arbitro Colombo opta per il giallo e il VAR non lo corregge. Restano tanti dubbi. È proprio il 10 neroverde a creare una clamorosa occasione per il raddoppio dei suoi: filtrante poetico per il solito Laurienté che, a tu per tu con Szczesny, si divora il gol. Restituisce il favore Vlahovic: imbeccato da Rabiot, il centravanti serbo strozza la conclusione e la manda alla sinistra della porta difesa da Cragno. Sostituito Vlahovic - non proprio felice - la Juve trova l'illusorio pareggio: lo segna Chiesa, che spedisce in rete un appoggio di Fagioli su cross lungo di Weah. Dura pochissimo: altra conclusione violenta di Laurienté, altra topica di Szczesny, ne approfitta Pinamonti che segna per la terza partita consecutiva e riporta avanti i suoi sul risultato di 3-2. Nel lungo recupero concesso da Colombo, c'è spazio anche per la traversa di Defrel, con la palla che sbatte sulla linea di porta, ma soprattutto per l'ennesimo blackout difensivo della Juve, con il clamoroso autogol di Gatti, autore di un incredibile retropassaggio a porta vuota.
SASSUOLO-JUVENTUS 4-2 (13' Laurienté, 41' Berardi, 82' Pinamonti, 90'+5 aut. Gatti; 21' aut. Viña, 78' Chiesa)
Non era mai successo che il Sassuolo battesse per due volte di fila la Juventus in Serie A. I neroverdi - oggi in giallo evidenziatore - di Alessio Dionisi ci riescono al termine di una vera e propria festa del gol. Due volte i padroni di casa scappano, due volte i bianconeri di Massimiliano Allegri riescono ad acciuffarli, senza però mai riuscire a mettere la testa avanti. Alla fine, passa, con merito e un bel pizzico di surrealismo calcistico, la formazione di casa: decisive la rete di Andrea Pinamonti e l'incredibile autorete di Federico Gatti nel finale. Gli emiliani vincono così una gara in cui, dalla papera iniziale di Szczesny in poi, la Vecchia Signora è stata soprattutto bravissima a mettersi i bastoni tra le ruote da sola: prima sconfitta stagionale per i bianconeri, che rallentano così la propria corsa e concedono all'Inter - in campo domani alle 12,30 a Empoli - una succosa occasione per tentare la prima fuga della capolista in questo campionato. Nulla, dei clamorosi blackout degli ospiti, toglie meriti ai padroni di casa: illuminato dal solito Berardi, il Sassuolo trova la seconda vittoria in questo campionato, e ha avuto soprattutto il merito di tenere mentalmente la testa su una partita dalla quale sarebbe stato più che legittimo uscire dopo i due pari juventini.
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Una papera, un autogol, un gioiello: 2-1 all'intervallo. La Juve parte in quarta, aggressiva e pure pericolosa, ma si fa male da sola. Al 13' passa, a sorpresa, il Sassuolo: Laurienté raccoglie una palla vagante e tenta la conclusione improvvisa: traiettoria violenta ma leggibile per tutti, tranne Szczesny. La palla sfugge tra le mani del polacco, che più avanti si rifarà almeno in parte con una bella parata su Ruan Tressoldi, carambola sul piede e finisce in rete. A papera risponde autorete: quella di Viña, più sfortunato che altro: il pari della Vecchia Signora porta infatti la firma del terzino uruguaiano che, nel tentativo di anticipare McKennie su cross di Chiesa, batte Cragno. Non è finita qui: mentre la Juve cerca il vantaggio, a trovarlo sono i padroni di casa: break di Mateus Henrique su disimpegno impreciso di Gatti, palla a destra per Berardi che, di prima, la mette a giro alle spalle del portiere bianconero, questa volta incolpevole. Nel finale di frazione, proteste bianconere per un tocco di mani in area del solito Ruan: sospiro di sollievo suo e di tutta la panchina neroverdi quando viene certificato il fuorigioco - questione di millimetri - di Vlahovic sul lancio di Locatelli. 2-1 per i padroni di casa all'intervallo.
Chiesa non basta, la Juve si fa male da sola. Sono ben tre i cambi che aprono la ripresa: Allegri sostituisce Miretti e Kostic con Fagioli e Iling Jr, Dionisi risponde inserendo Viti al posto di Ruan. All'ora di gioco la partita rischia di perdere un protagonista: brutto intervento di Berardi su Bremer, l'arbitro Colombo opta per il giallo e il VAR non lo corregge. Restano tanti dubbi. È proprio il 10 neroverde a creare una clamorosa occasione per il raddoppio dei suoi: filtrante poetico per il solito Laurienté che, a tu per tu con Szczesny, si divora il gol. Restituisce il favore Vlahovic: imbeccato da Rabiot, il centravanti serbo strozza la conclusione e la manda alla sinistra della porta difesa da Cragno. Sostituito Vlahovic - non proprio felice - la Juve trova l'illusorio pareggio: lo segna Chiesa, che spedisce in rete un appoggio di Fagioli su cross lungo di Weah. Dura pochissimo: altra conclusione violenta di Laurienté, altra topica di Szczesny, ne approfitta Pinamonti che segna per la terza partita consecutiva e riporta avanti i suoi sul risultato di 3-2. Nel lungo recupero concesso da Colombo, c'è spazio anche per la traversa di Defrel, con la palla che sbatte sulla linea di porta, ma soprattutto per l'ennesimo blackout difensivo della Juve, con il clamoroso autogol di Gatti, autore di un incredibile retropassaggio a porta vuota.
SASSUOLO-JUVENTUS 4-2 (13' Laurienté, 41' Berardi, 82' Pinamonti, 90'+5 aut. Gatti; 21' aut. Viña, 78' Chiesa)
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