Tra vaso di Pandora e segreto di Pulcinella: le plusvalenze nel mirino della Procura FIGC

La bomba arriva di mattina, sulle pagine de la Repubblica e Il Tempo. Su segnalazione della Covisoc, la Procura FIGC guidata da Chiné è pronta a scoperchiare il vaso di Pandora. Nel mirino finiscono le plusvalenze, spesso considerate artifici per sistemare i bilanci. Sono ben 62 le operazioni finite nel mirino degli inquirenti federali: tra le società, la più presente per distacco è la Juventus, ma anche l'asse fra Parma e Pescara, nonché l'affare tra il Napoli e il Lille per Osimhen hanno acceso l'allerta della Procura. "Di fatto esiste un abuso del player trading, della vendita e della cessione di calciatori - spiega Marco Bellinazzo, collega de Il Sole 24 Ore, a TMW, aggiungendo però - la FIGC avrà difficoltà a intervenire". E le difficoltà tecniche sono quelle evidenziate anche dall'avvocato Carlo Rombolà, esperto di diritto sportivo, che evidenzia un elemento importante, ovvero "l’assenza di un criterio oggettivo che permetta di stabilire a priori il giusto prezzo delle cessione di un calciatore. Una sorta di criterio del tipo di quello – basato sul c.d. fair value – utilizzato dall’Uefa per una valutazione a priori delle sponsorizzazioni delle società di calcio. Ebbene, non esiste niente del genere in materia di plusvalenze". Il clamore, di sicuro, è tanto, del resto i nomi sono pesanti: si va da Rovella ad Arthur e Pjanic, passando per gli affari Cancelo-Danilo e il già citato Osimhen. Quali saranno gli esiti, lo diranno solo i prossimi mesi e le attività investigative che saranno portate avanti.

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