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Il 4-3-1-2 può essere il futuro di questa Inter?

Il 4-3-1-2 può essere il futuro di questa Inter?TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
venerdì 21 febbraio 2020, 08:00Il corsivo
di Simone Bernabei
fonte dall'inviato a Razgrad

Un’Inter prima del gol dello 0-1 di Eriksen. E un’Inter, ben diversa, dopo il vantaggio. Il momento di stacco indicato però non tragga in inganno. Perché il fattore determinante, in questa analisi, non è il vantaggio firmato dal danese. Bensì cosa succede pochi secondi dopo. E che probabilmente sarebbe successo a prescindere dalla rete. L’indicazione è ovviamente partita da Antonio Conte e dalla sua mimica che non lasciava spazio ad interpretazioni. Un 4, indicato con la mano, che andava a ridisegnare la sua squadra.

Il 4-3-1-2 può avere sbocchi futuri? Senza batter ciglio, la squadra si è riorganizzata con la difesa a 4. Un 4-3-1-2 possibile anche grazie all’ingresso di Barella, che con Vecino è andato a costruire una cerniera iperdinamica ai lati di Borja Valero. E più avanti di qualche metro, proprio Christian Eriksen nel ruolo a lui più congeniale, quello di trequartista. Borja vertice basso, Barella-Vecino incursori ai suoi lati ed Eriksen punta di un rombo disegnato perfettamente sul terreno di gioco della Huvepharma Arena. Una novità in senso assoluto, che Conte ha battezzato come una necessità di voler trovare soluzioni alternative senza snaturare il lavoro (ottimo) fatto in questi mesi. E ci mancherebbe altro, vien da dire. Ma come detto quel rombo davanti alla difesa a 4 e qualche passo indietro alla coppia di attaccanti è piaciuto, come idea ma soprattutto come attuazione. E la conferma arriva dall’allenatore del Ludogorets, Pavel Vrba. Che in conferenza stampa ha ammesso senza mezzi termini come la sua squadra non ci abbia più capito granché negli ultimi 20 minuti. Guarda caso proprio quando l’Inter ha cambiato il suo modo di stare in campo…

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