Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

L'ultimo tango di Insigne per diventare un trascinatore

L'ultimo tango di Insigne per diventare un trascinatoreTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 19 novembre 2020, 08:00Il corsivo
di Andrea Losapio

Ci sono alcuni giocatori che sembrano costantemente giovani. Quelli per cui gli anni non passano mai, ritenuti giovani anche quando giovani non sono più. Lorenzo Insigne è uno di questi, forse per la statura, sicuramente per l'audacia tecnica. Fratello maggiore del Roberto del Benevento, è forse all'ultimo tango per dimostrare di essere un trascinatore. Anni fa aveva cambiato agente per cercare un ingaggio diverso da quello partenopeo, ma De Laurentiis è un osso duro e difficilmente "regala" i propri giocatori, basta vedere con Milik.

La differenza fra Insigne e Totti esiste, sia per il prestito al Pescara a inizio carriera, sia perché non è mai stato l'uomo copertina. Né in Nazionale, se non nel momento più buio contro la Svezia - quando De Rossi invitava Ventura a inserirlo, invece di mettere lui a metà campo - né con il club. Il Napoli sta vivendo il suo secondo miglior momento dell'intera sua vita, probabilmente però non basta più. Insigne è sempre stato tra i primi tre giocatori azzurri, in ogni stagione. Mai il primo. Con Sarri c'era Higuain prima e Mertens poi. Qualche volta Koulibaly, prima Lavezzi, Hamsik o Cavani. Insigne deve dimostrare di essere un trascinatore. Come ha fatto ieri con la Bosnia, in un momento di difficoltà relativo, ma pur sempre topico.

Per fare quell'ultimo salto di carriera per passare la sottile linea rossa da ottimo calciatore a bandiera e trascinatore. Per ora non l'ha fatto, ma in un anno e mezzo qualcosa può cambiare. C'è un Europeo che, almeno nell'ordine delle idee, non vede un centravanti vero. E probabilmente anche un Mondiale dove sarà l'uomo copertina, a 31 anni. È il momento di crescere e spiccare il volo, anche più degli ultimi anni.

Primo piano
TMW Radio Sport
Serie A
Serie B
Serie C
Calcio femminile