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Morata ribadisce alla Juventus gli errori del passato. Serve un 9 per il corto muso

Morata ribadisce alla Juventus gli errori del passato. Serve un 9 per il corto musoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
mercoledì 21 ottobre 2020, 08:00Il corsivo
di Marco Conterio

Alvaro Morata è l'antieroe, il numero nove della porta accanto. Che mancava alla Juventus, vuota in area, alle latitudini del portiere avversario. E' stata una ricerca difficile, lo sprint per Dzeko, la Perugia di Suarez, la Polonia di Milik, Giroud come ariete, poi certi amori che ritornano. Lo spagnolo non è mai stato uomo copertina ma ora è quello che ha messo una toppa e un fermo alla coperta corta dell'anno scorso. Ha messo una bandiera nell'area avversaria ma non l'ha fatto da boa, da corazziere, ma da giocatore moderno e a pieno già nelle giocate e nelle idee teoriche di Andrea Pirlo.

Il calcio è semplice Forse a volte più di quel che si pensi e si teorizzi. Uno più degli avversari, di corto muso raccontava un saggio e pratico allenatore livornese. Nella boscaglia e nella guerriglia, quando le cose si fanno complicate, le teorie le porta via il vento. Morata ha dimostrato di saper togliere le castagne dal fuoco di rapina e poi di forza e potenza. In meno di settantadue ore ha fatto tre gol, lui che è di nuovo juventino da poco e che ha ingranaggi ancora arrugginiti. Però l'istinto è quello e dimostra che il pallone spesso ha bisogno di poche filosofie e di molta pratica.

La ragione del gol Il senso del gol, del ruolo di Morata, è una lezione ai paradigmi voluti e cercati, forse d'inciampo, con Maurizio Sarri. La Juventus non ha avuto un 9 a lunghi tratti, considerata l'assenza o la parabola di Gonzalo Higuain. Ed è un paradosso, perché Cristiano Ronaldo deve goder di libertà, Paulo Dybala pure. Hanno la necessità, certi giocatori, di chi giochi e pure segni al loro servizio, mentre si prodigano in giocate e in reti per la squadra. I campioni hanno bisogno di certezze e nel calcio nessuno meglio di un 9 è capace di darle. Anche se è un antieroe. Anche se ha lo sguardo del ragazzo della porta accanto. Perché è quello che mancava alla Juventus, inspiegabilmente spuntata al traguardo prima di ora, prima di Morata.

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