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Perché Paulo Fonseca è l'allenatore ideale per la Roma e la sua piazza

Perché Paulo Fonseca è l'allenatore ideale per la Roma e la sua piazzaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 13 novembre 2020, 18:30Il corsivo
di Simone Bernabei

“Nel calcio c’è pressione e bisogna accettarla, ben venga”. Paulo Fonseca è sempre stato chiaro. Coi fatti ancor prima che con le parole. Sarà per questo che la sua permanenza in un ambiente come quello romano della Roma è fin qui andata avanti senza particolari scossoni. Non che i momenti difficili non ci siano stati, neppure le critiche sono mancate. Ma Fonseca ha sempre fatto spallucce ed è andato avanti per la sua strada. “Colpa dell'ambiente se non si vince? Sono scuse, tutti dovrebbero avere l'atmosfera che c'è a Roma”, ha confessato nei mesi di lockdown, quando gli allenamenti individuali delle squadre non erano ancora ripartiti. Anche in quel momento, in cui il mondo si era fermato, Fonseca continuava a pensare a come migliorare la sua Roma. E a come tenere testa ad un ambiente da sempre particolare. Esigente. Pressante, nel senso buono e in quello meno buono.

Le pressioni scivolano via - Molti allenatori, ma pure diversi dirigenti, alla lunga hanno accusato la piazza di Roma. Sono entrati in mezzo alle turbolenze dei vari momenti e non hanno avuto la forza di uscirne. Ma Fonseca, probabilmente prendendo spunto dal connazionale Mourinho, ha saputo tener testa alle avversità spesso a cominciare dagli appuntamenti pubblici. Quando Trigoria apre le porte ai giornalisti, portatori talvolta anche del pensiero e dei dubbi della curva, Fonseca indossa la maschera di Zorro e risponde per le rime. Quando con l’ironia, talvolta col politichese del pallone, molto spesso con la faccia di bronzo di chi si lascia scorrere tutto addosso senza accusare il colpo. Il campo poi: da quasi integralista del 4-2-3-1 ha modificato il suo credo in base ai giocatori e, perché no, agli umori del popolo giallorosso. E oggi la sua Roma è una delle tante realtà che partono dal concetto di difesa a tre. Una malleabilità non scontata, nel calcio di oggi. Tutti punti che al momento vanno a favore del tecnico lusitano. Uno che le pressioni le vive con sfrontatezza (almeno apparentemente) e naturalità. “La pressione? Chi non è in grado di sopportarla dovrebbe prendersi un appezzamento di terreno e coltivare le patate”, è stata una sua risposta in merito alla questione solo pochi mesi fa. Una risposta che, a prescindere da come la si pensi, fa capire bene il motivo del feeling che Paulo Fonseca è riuscito ad instaurare con Roma e con la Roma. E non parliamo soltanto dei suoi tifosi.

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