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Vlahovic come Chiesa. La Fiorentina mette un freno alla paura con la solita cessione

Vlahovic come Chiesa. La Fiorentina mette un freno alla paura con la solita cessioneTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
martedì 25 gennaio 2022, 16:21Il corsivo
di Raimondo De Magistris

Ci risiamo. Come 16 mesi fa, la Fiorentina ha deciso di cedere il suo calciatore migliore alla Juventus. Allora, il 5 ottobre 2021, fu Federico Chiesa, oggi il capocannoniere della Serie A, Dusan Vlahovic. Lo fa questa volta nel bel mezzo della stagione, indebolendo un attacco che dipendeva dai suoi gol e che dopo la sosta conterà su un altro centravanti titolare, Arthur Cabral: il migliore attaccante del campionato svizzero. Un dato di fatto che vuol dire tutto o nulla quando poi, il passaggio successivo, è la Serie A e una squadra importante come la Fiorentina. Lo scouting viola non s'è fatto cogliere impreparato, ha fornito a Pradé e a Barone l'alternativa dopo mesi e mesi trascorsi a seguirlo. Sia dal vivo che tramite video.

La questione però è diversa: perché cedere Vlahovic adesso? La risposta l'ha fornita ieri Pradé, ed è sintetizzabile con un sostantivo: paura. La Fiorentina aveva paura di non incassare i 70 milioni di euro che incasserà adesso per il trasferimento del centravanti serbo alla Juventus e quindi ha deciso di venderlo a metà stagione. Anche se la classifica imponeva di non indebolirsi proprio ora, anche se Vlahovic va in quella Juventus che Commisso critica in una intervista sì e nell'altra pure. Salvo poi confezionare proprio alla Juve le sue cessioni più importanti.

Vlahovic lascia oggi Firenze perché i vertici del club viola non erano sicuri che Vlahovic in estate sarebbe partito alla stessa cifra. Anche se in estate ci sarà un giro di centravanti come mai in passato (tra Haaland, Mbappè e forse Lewandowski), la decisione è stata quella di non fidarsi. Vlahovic voleva portare la Fiorentina in Europa e poi togliere il disturbo a un anno dalla scadenza del contratto, la società non ha creduto fino in fondo a questo ragionamento e ha definito l'addio in fretta e furia. Con una trattativa che ha travolto tutti, con una intervista che in sé spiegava i perché e i per come di un accordo già apparecchiato.

La piazza, soprattutto la tifoseria organizzata, oggi s'è schierata dalla parte della società. Striscioni durissimi all'esterno del Franchi indirizzati a Vlahovic, 'colpevole' di un trasferimento come fu 'colpevole' Chiesa 16 mesi fa. Solita storia dell'amor tradito, di chi passionalmente individua un sol colpevole. Di chi parla per veicolare un messaggio e di chi fa silenzio perché in fondo gli va bene così... Ma la storia è più complicata e per la Fiorentina, al netto delle reazioni pro, questo nell'immediato è un duro colpo.

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