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Quello di Marotta era un bluff? Lookman si è ribellato, ora sono due le possibili conseguenzeTUTTO mercato WEB
Oggi alle 08:05Editoriale
di Yvonne Alessandro
per Linterista.it

Quello di Marotta era un bluff? Lookman si è ribellato, ora sono due le possibili conseguenze

Si sa, in ogni partita di poker che si rispetti ci sono alcuni giocatori più abili di altri nella sontuosa pratica del bluff.

E in certe situazioni può rivelarsi un'arma davvero efficace, specialmente per mandare fuori strada gli avversari. E ancora meglio per incassare il bottino finale. Qui scende in campo il presidente Giuseppe Marotta: "È una settimana decisiva, i rapporti con l'Atalanta sono buoni, intavoleremo una negoziazione concreta ed entro 2-3 giorni se ci saranno le condizioni chiuderemo, altrimenti passeremo ad altri obiettivi. Il giocatore è sul nostro taccuino e il profilo corrisponde a quanto condiviso con l’allenatore". A questo punto siamo davvero sicuri che il tormentone Ademola Lookman possa finire davvero con uno schiocco di dita e un "no" secco e deciso - ma rispettoso - da parte dell'Atalanta?

In fin dei conti l'Inter ci ha messo la faccia in questa operazione, pur tenendo conto che i Percassi ormai da anni sono una proprietà forte nel calcio italiano e non più una dimensione di provincia per nulla complessa da "manipolare". E allora non stupisce assistere al responso definitivo e negativo della Dea in merito dai 42 milioni più 3 di bonus avanzati dai meneghini per Lookman. Suvvia... Davvero il precedente di Koopmeiners non ha insegnato nulla? Certa gente dimentica troppo in fretta e forse - peggio ancora - non sembra nemmeno conoscere i capisaldi del club bergamasco sul mercato. 

È così lampante che si tratti dello stesso schema. L'Atalanta non ha bisogno di vendere, ora men che meno considerando gli introiti milionari arrivati dalla cessione di Retegui. E l'Inter sarà certamente partita prevenuta a riguardo, inoltrandosi in una selva impervia e una trattativa che non si preannunciava per nulla semplice da affrontare comunque con le migliori intenzioni e ottimi rapporti - spesso ribaditi - con la Dea. Va bene la cordialità e il rispetto, tutto molto bello. Però evitiamo di raccontarci favole: alla fine sono gli affari che contano. E di certo la rottura eclatante attraverso i social media adottata dal nigeriano, che ha completamente spazzato via tre anni della sua vita trascorsi a Bergamo a suon di clic e di "elimina foto", sarà quella cassa di risonanza che porterà ad una delle due possibili conseguenze. 

In attesa di un tete a tete tra l'entourage di Lookman e l'Atalanta in merito al secondo rifiuto al rilancio dell'Inter - qualcuno ne è rimasto sorpreso sul serio? 

Primo scenario possibile. L'Atalanta batterà i pugni sul tavolo e alzerà la voce con Lookman e i suoi agenti, ribadendo il messaggio: Ademola parte solo alle nostre condizioni e al prezzo stabilito. Così la pista dell'Inter, senza rilanci, salterà e il calciatore incrocerà le dita per  accasarsi altrove il più velocemente possibile. Magari potrebbe esserci il ritorno di fiamma del Napoli, specialmente dopo l'affare Ndoye sfumato. Ma ci sarebbero delle ripercussioni evidenti per il club bergamasco, che potrebbe vedere il prezzo del 27enne calare. Mentre l'Inter si ritroverebbe costretta a virare altrove (Nkunku del Chelsea soprattutto), la questione di Lookman alla Dea potrebbe prendere le sembianze del caso Osimhen, solamente di recente risolto con un capolavoro di De Laurentiis con il Galatasaray per 75 milioni. 

Secondo scenario possibile. L'Inter stringerà i denti e farà uno sforzo finale per Lookman, alzando la parte fissa a 45 milioni magari e sfruttando nuovamente dei bonus da inserire per avvicinarsi alla soglia richiesta. Un ultimo dispendio di energie con la boccata di ossigeno rimanente e da spendere per tagliare il traguardo. Così  l'Atalanta potrebbe anche apprezzare il sacrificio e, considerando i rapporti ai minimi termini con Ademola, procedere con la cessione. E vissero tutti felici e contenti.

Preparate pop corn e gelato. La soap opera di quest'estate non è ancora finita.