
Ceferin attacca gli stadi italiani: in Serie A solo 3 in linea con gli standard europei, la panoramica
Nelle scorse ore il presidente della UEFA Aleksander Ceferin ha parlato chiaramente degli stadi italiani: "Le infrastrutture italiane legate al calcio sono una vergogna. L'Italia è uno dei paesi più grandi dal punto di vista calcistico, con Mondiali, Europei e Champions League vinte. Allo stesso tempo però, rispetto agli altri grandi paesi del calcio, avete di gran lunga le infrastrutture peggiori". Non serve essere dentro le questioni per capire quanto il numero uno del calcio europeo abbia ragione. In Serie A infatti sono solo 3 gli stadi in linea con gli standard europei, 4 considerando anche la Serie B.
In Italia sono tre le società (più una) con stadi di ultima generazione
L'Allianz Stadium è una delle sedi certe per Euro2032. Già Juventus Stadium, l'impianto bianconero è considerato un gioiello a livello nazionale e internazionale. Inaugurato nel 2011 e costato oltre 150 milioni di euro, è diventato il primo impianto ecocompatibile al mondo. Ed è di proprietà della Juventus.
Il Bluenergy Stadium, di cui l'Udinese ha acquisito i diritti di superficie per 99 anni nel 2013, è diventato nel 2023 il primo impianto green d'Europa. Ospiterà la Supercoppa Europea del 2025 ed è uno dei gioielli italiani dal punto di vista delle infrastrutture sportive.
Quindi il Gewiss Stadium dell'Atalanta: la ristrutturazione ultima si è conclusa nell'estate del 2024, con l'impianto di proprietà del club orobico già dal 2017.
Chiusura col Benito Stirpe di Frosinone, oggi PSC Arena. Inaugurato nel 2017 e di proprietà del club ciociaro, è un gioiellino avveniristico soprattutto per la Serie B.
La situazione delle altre di Serie A
La prossima squadra ad avere uno stadio all'altezza degli standard Europei è la Fiorentina, con i lavori già iniziati da mesi. I primi settori come la Curva Fiesole saranno terminati entro il 2026, ma per vedere la chiusura dei cantieri servirà attendere fino al 2029. La situazione di Inter e Milan è più complessa: le squadre visti i problemi di intervento su San Siro (soprattutto legati ai vincoli per il secondo anello) avevano preso strade separate, con Rozzano e San Donato come aree indicate per i nuovi impianti. Ora la direzione sembra quella di restare in zona San Siro, ma con una nuova costruzione rispetto al Meazza. Tempi ancora lunghi, ad ogni modo. Discorsi simili per Roma e Lazio, con le società che sembrano comunque intenzionate a lasciare l'Olimpico separandosi: la Roma ha individuato il progetto giusto in Pietralata, la Lazio nella ristrutturazione del Flaminio. A Genova, per Genoa e Samp, sembrano in partenza i lavori per la ristrutturazione del Ferraris, con l'idea di chiudere tutto entro la fine del 2029. Club come Como ed Empoli hanno già presentato i progetti per i rifacimenti del Sinigaglia e del Castellani, mentre Bologna e Parma hanno già in mente i disegni per ammodernare il Dall'Ara e il Tardini ma la burocrazia sta frenando l'avvio del percorso. Il Cagliari sta andando avanti con i progetti per la costruzione del nuovo stadio ma ancora non si vede l'inizio dei lavori, così come il Verona che dopo l'acquisto da parte di Presidio Investors ha tutta l'intenzione di accelerare per la costruzione del nuovo stadio che dovrebbe sorgere sulle ceneri del Bentegodi. Chiusura coi progetti di restyling: fra questi quello più importante riguarda il Maradona di Napoli, con De Laurentiis in prima linea per l'ammodernamento della struttura di Fuorigrotta ma con ancora un piano di sviluppo nebuloso. Il Lecce ha presentato il progetto per l'ammodernamento e la copertura del Via del Mare, il Monza sta portando avanti i lavori iniziati da Silvio Berlusconi per rendere lo U-Power Stadium impianto all'avanguardia anche grazie alla copertura integrale delle gradinate. Quindi il Venezia: il club lagunare proprio in queste settimane ha presentato il progetto definitivo per il nuovo stadio e se i lavori riuscissero a partire entro luglio tutto potrebbe essere pronto per l'estate del 2027. Infine il Torino ed una situazione sui generis: in estate scadrà la concessione dell'Olimpico Grande Torino e resta da capire se l'intenzione del club sia quella di acquistare l'impianto per poi eventualmente valutare in autonomia possibili restyling.
In Italia sono tre le società (più una) con stadi di ultima generazione
L'Allianz Stadium è una delle sedi certe per Euro2032. Già Juventus Stadium, l'impianto bianconero è considerato un gioiello a livello nazionale e internazionale. Inaugurato nel 2011 e costato oltre 150 milioni di euro, è diventato il primo impianto ecocompatibile al mondo. Ed è di proprietà della Juventus.
Il Bluenergy Stadium, di cui l'Udinese ha acquisito i diritti di superficie per 99 anni nel 2013, è diventato nel 2023 il primo impianto green d'Europa. Ospiterà la Supercoppa Europea del 2025 ed è uno dei gioielli italiani dal punto di vista delle infrastrutture sportive.
Quindi il Gewiss Stadium dell'Atalanta: la ristrutturazione ultima si è conclusa nell'estate del 2024, con l'impianto di proprietà del club orobico già dal 2017.
Chiusura col Benito Stirpe di Frosinone, oggi PSC Arena. Inaugurato nel 2017 e di proprietà del club ciociaro, è un gioiellino avveniristico soprattutto per la Serie B.
La situazione delle altre di Serie A
La prossima squadra ad avere uno stadio all'altezza degli standard Europei è la Fiorentina, con i lavori già iniziati da mesi. I primi settori come la Curva Fiesole saranno terminati entro il 2026, ma per vedere la chiusura dei cantieri servirà attendere fino al 2029. La situazione di Inter e Milan è più complessa: le squadre visti i problemi di intervento su San Siro (soprattutto legati ai vincoli per il secondo anello) avevano preso strade separate, con Rozzano e San Donato come aree indicate per i nuovi impianti. Ora la direzione sembra quella di restare in zona San Siro, ma con una nuova costruzione rispetto al Meazza. Tempi ancora lunghi, ad ogni modo. Discorsi simili per Roma e Lazio, con le società che sembrano comunque intenzionate a lasciare l'Olimpico separandosi: la Roma ha individuato il progetto giusto in Pietralata, la Lazio nella ristrutturazione del Flaminio. A Genova, per Genoa e Samp, sembrano in partenza i lavori per la ristrutturazione del Ferraris, con l'idea di chiudere tutto entro la fine del 2029. Club come Como ed Empoli hanno già presentato i progetti per i rifacimenti del Sinigaglia e del Castellani, mentre Bologna e Parma hanno già in mente i disegni per ammodernare il Dall'Ara e il Tardini ma la burocrazia sta frenando l'avvio del percorso. Il Cagliari sta andando avanti con i progetti per la costruzione del nuovo stadio ma ancora non si vede l'inizio dei lavori, così come il Verona che dopo l'acquisto da parte di Presidio Investors ha tutta l'intenzione di accelerare per la costruzione del nuovo stadio che dovrebbe sorgere sulle ceneri del Bentegodi. Chiusura coi progetti di restyling: fra questi quello più importante riguarda il Maradona di Napoli, con De Laurentiis in prima linea per l'ammodernamento della struttura di Fuorigrotta ma con ancora un piano di sviluppo nebuloso. Il Lecce ha presentato il progetto per l'ammodernamento e la copertura del Via del Mare, il Monza sta portando avanti i lavori iniziati da Silvio Berlusconi per rendere lo U-Power Stadium impianto all'avanguardia anche grazie alla copertura integrale delle gradinate. Quindi il Venezia: il club lagunare proprio in queste settimane ha presentato il progetto definitivo per il nuovo stadio e se i lavori riuscissero a partire entro luglio tutto potrebbe essere pronto per l'estate del 2027. Infine il Torino ed una situazione sui generis: in estate scadrà la concessione dell'Olimpico Grande Torino e resta da capire se l'intenzione del club sia quella di acquistare l'impianto per poi eventualmente valutare in autonomia possibili restyling.
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