
Inter, Chivu: "Contento per Pio Esposito, siamo partiti insieme dall'Under 14"
“Affrontiamo il River Plate con la stessa mentalità di essere determinanti e fare la partita, come sempre”. Cristian Chivu, allenatore dell’Inter, parla così a Mediaset a poche ore dalla gara con gli argentini, che arriva dopo il successo sugli Urawa Red Diamonds: “È cambiato che abbiamo passato più giorni assieme, prima del Monterrey avevamo fatto solo due giorni tutti insieme. Conoscerci è sempre bello, anche se un ritiro a fine stagione non è mai il massimo. Però abbiamo la massima disponibilità, il massimo di approccio e serietà. Vogliamo superare il turno e andare il più avanti possibile”.
Pio Esposito ha raccontato la sua emozione per l’esordio con l’Inter. Può giocare titolare?
“Io sono felicissimo per lui, rappresenta tutta la trafila fatta nel giovanile. L’ho conosciuto in Under 14, poi siamo tornati a lavorare insieme nell'Under 19, ora siamo in prima squadra. Può partire dall’inizio come no, come tutti i ragazzi che stanno dando il massimo”.
Cosa le piace del suo nuovo corso?
“Io guardo sempre il lato umano, per me è fondamentale. Nei momenti di difficoltà bisogna trovare sempre qualche coccola, qualche carezza, qualche parola giusta. Lo facciamo noi come staff e lo fanno loro tra di loro. Stanno bene insieme, ma lo sapevamo già”.
I ragazzi la apprezzano molto. “Mi importa poco, io so quello che sono e cosa posso dare a questa squadra. Cercherò, come ho sempre fatto, di dare il massimo a livello umano e professionale, di capire i momenti e quando dovrei essere più duro. Sono schietto e sincero, dico sempre quello che penso a prescindere da quello che ho di fronte”.
Pio Esposito ha raccontato la sua emozione per l’esordio con l’Inter. Può giocare titolare?
“Io sono felicissimo per lui, rappresenta tutta la trafila fatta nel giovanile. L’ho conosciuto in Under 14, poi siamo tornati a lavorare insieme nell'Under 19, ora siamo in prima squadra. Può partire dall’inizio come no, come tutti i ragazzi che stanno dando il massimo”.
Cosa le piace del suo nuovo corso?
“Io guardo sempre il lato umano, per me è fondamentale. Nei momenti di difficoltà bisogna trovare sempre qualche coccola, qualche carezza, qualche parola giusta. Lo facciamo noi come staff e lo fanno loro tra di loro. Stanno bene insieme, ma lo sapevamo già”.
I ragazzi la apprezzano molto. “Mi importa poco, io so quello che sono e cosa posso dare a questa squadra. Cercherò, come ho sempre fatto, di dare il massimo a livello umano e professionale, di capire i momenti e quando dovrei essere più duro. Sono schietto e sincero, dico sempre quello che penso a prescindere da quello che ho di fronte”.
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