Lautaro emozionato, in visita al Racing: "Sempre bello qui, spero di tornare un giorno"

"Ho vissuto un'infanzia difficile perché i miei genitori non c’erano mai, lavoravano tutto il giorno. Ma quando erano a casa, la prima cosa che mi insegnavano era il rispetto. 'Passami l'acqua. No, passami l'acqua, per favore'. Una piccolezza che nel calcio, nella vita, è tutto. Ci sono cose che fanno la differenza". Così si è rivolto Lautaro Martinez all'Academia del Racing Avellaneda nel giorno del suo ritorno al club d'infanzia. Lì dove tutto è cominciato e dove è esploso, per poi trasferirsi all'Inter e diventare un simbolo di Milano.

Abbracci e intesa disarmante ovviamente tra Lautaro Martinez e il presidente del club, Diego Milito, nel momento in cui il Toro ha rimesso piede al Cilindro per ricevere tre regali. Due maglie del club per i suoi figli e una ovviamente per lui, per quanto fatto al Racing, 27 gol e 6 assist in 62 presenze. "Me la metto e facciamo una foto", suggerisce in primis il capitano dell'Inter, per avere un ricordo indelebile del suo passato nonostante il presente. "La verità è che è sempre bello tornare qui, speriamo che un giorno possa tornare su questo campo. Qui forse non sarò diventato il miglior giocatore, ma di sicuro una persona migliore", ha raccontato il giocatore nerazzurro ai microfoni del club argentino.

Nel corso dell'ultima conferenza stampa rilasciata dal CT dell'Argentina, Lionel Scaloni, al termine della gara vinta contro il Cile, ha parlato delle fatiche compiute da Lautaro Martinez nel corso della stagione ancora da concludere. Con il Mondiale per Club all'Inter: "Non è facile ma è il nostro lavoro venire in nazionale e dare il massimo. Chi  deve giocare lo fa al meglio, è difficile per chi fa oltre 50 partite e c'è anche il Mondiale per Club che sta per iniziare. Ma nessuno ha detto no, tutti hanno voluto venire. La cosa più importante è che vogliano esserci".