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Donnarumma tra PSG, City e Nazionale: "Con la Norvegia mancata la forza di rialzarci"TUTTO mercato WEB
Oggi alle 14:33Serie A
di Raimondo De Magistris
fonte Dal nostro inviato a Coverciano (FI)

Donnarumma tra PSG, City e Nazionale: "Con la Norvegia mancata la forza di rialzarci"

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13.25 - Avrà inizio tra pochi minuti la conferenza stampa di Gianluigi Donnarumma. Il capitano della Nazionale, fresco di trasferimento dal PSG al Manchester City, presenterà le sfide contro Estonia (5 settembre) e Israele (8 settembre) valide per la qualificazione alla prossima Coppa del Mondo, ma parlerà anche del suo momento dopo il passaggio nel club allenato da Pep Guardiola. 13.50 - Ha inizio la conferenza stampa: "Negli ultimi giorni ne ho un po' risentito per quello che stava succedendo, ma sono sempre stato bene. Non vedevo l'ora di andare al City, Guardiola mi ha voluto fortemente e questo mi ha lusingato. Essere voluto così dalla società più forte al mondo non può che renderti orgoglioso. Sono molto emozionato e contento". Quanto ti ha deluso Luis Enrique? Può dire quelle parole un allenatore così? "Ho sempre avuto un ottimo rapporto col mister. E' stato diretto con me, fin dai primi giorni di ritiro. Deluso non lo so, ognuno fa le sue scelte. Il tecnico ha il potere di decidere, ma avere il supporto di tutti - soprattutto dei miei compagni - mi ha fatto capire cosa avevo dato al PSG e questo credo sia la cosa più importante. Perché oltre il calcio ciò che rimane è questo, sapere l'affetto di tutto l'ambiente, dei miei compagni, mi ha reso orgoglioso di ciò che ho lasciato". Avresti rinunciato a qualcosa pur di restare a Parigi? Cosa porta Gattuso? "A Parigi sono stato benissimo, mi sono sentito a casa in questi quattro anni. Non li dimenticherò mai. Gattuso l'ho avuto come allenatore al Milan, so che persona è e cosa può dare. Sono contento di averlo ritrovato qui, ha cominciato alla grande e sta dando tutto. Daremo tutto noi stessi per riportare l'Italia in alto, ma ora bisogna pensare passo dopo passo e fare gruppo. Abbiamo una squadra forte, giovane che ha voglia di crescere ed emozionare. Sono contento e credo faremo un grande passo in avanti". Nel 2021 sei diventato calciatore del PSG mentre giocavi in Nazionale, ora al City in una situazione simile. Come la vivi ora questa situazione? Cosa ti ha fatto più male? "Ho chiesto io al presidente di firmare qui perché allora portò fortuna... (ride, ndr). Sono sereno, quando sei voluto così fortemente da un club come il City significa che hai lavorato bene. Essere voluto anche da uno degli allenatori più bravi al mondo come Guardiola è una emozione indescrivibile. Deluso? Ogni allenatore fa le proprie scelte, deluso per nulla anche perché Luis Enrique è stato subito diretto con me e mi ha fatto piacere. Sentire l'affetto dei miei compagni, dell'ambiente Paris, quello mi ha emozionato davvero tanto". E' stato l'anno migliore della tua carriera? Corri il rischio di essere l'unico giocatore italiano a mancare tre Mondiali... che pensiero è? "A quello non ci penso... Sulla stagione penso di sì, abbiamo vinto tanto. Ho vissuto quattro anni stupendi a Parigi, ma l'ultimo anno è stato uno dei più belli della mia carriera e ne sono orgoglioso. Spero di continuare così e vincere tanti altri trofei. Voglio continuare a sognare e a perseguire tanti obiettivi nuovi. Ora il primo obiettivo è la Nazionale, abbiamo due gare importanti e bisogna lavorare bene, battagliare perché in queste due gare dobbiamo dimostrare di essere solidi e affamati. Sono sicuro che lo dimostreremo". Tanti giocatori della Nazionale sono ormai in Premier League. E' un attestato di laurea o vuol dire che la Serie A ha perso competitività? "La Serie A è un campionato importante che è cresciuto e anche tanto. Tutti dicono che manca il talento ma sono sciocchezze, il talento c'è e i ragazzi sono forti. Abbiamo una Nazionale forte che può crescere tanto, col tempo crescerà anche la fiducia. Sono sicuro che tutti insieme faremo un grande lavoro e ci toglieremo grandi soddisfazioni". Si è chiacchierato tanto sui tuoi difetti in costruzione e poi vai a giocare da Guardiola. E' solo questo il motivo del tuo addio al PSG? Cosa non ha funzionato con Spalletti? "Ogni allenatore fa la sua scelta, non so quale sia stato il motivo e non voglio nemmeno saperlo. Sono orgoglioso di esser allenato da Guardiola, sono sicuro di poter migliorare tanto con lui. Saluto tanto mister Spalletti, mi ha dato tanto: lo sento spesso e purtroppo qualcosa non è andato ma non solo per demeriti del mister. In campo ci andavamo noi, dovevamo fare qualcosa in più. Sul cambio di CT dico che queste decisioni sono del Presidente, non mi ci addentro. Ma sono contento di avere un rapporto con Spalletti perché ha dato tanto al calcio e può dare tanto". E il tuo gioco coi piedi? "Io cerco sempre di aiutare la squadra, sicuramente si può migliorare in tutto e cercherò di migliorare in tutte le cose che mi chiederà il mister". TMW - Rovella stamattina ha detto che recentemente è mancata un po' di voglia: come te lo spieghi da capitano? Cosa sta cambiando con Gattuso? "Contro la Norvegia è mancata la forza di rialzarci. Può capitare di prendere gol, può capitare di subire una rete e lo stadio s'infiamma. Dobbiamo ritrovare la forza italiana di rialzarci, tutti insieme. Su questo con mister Gattuso ci stiamo lavorando, stiamo trovando le nostre consapevolezze. Ci sta facendo sentire tutti importanti, dal primo all'ultimo. L'obiettivo è fare gruppo, tornare a divertirci e avere più scioltezza in campo senza avere troppa pressione perché poi quella ti fa mancare qualcosa in campo. La squadra con mister Gattuso sta ritrovando questo e sono sicuro che possiamo fare bene e tornare dove meritiamo". Quali sono i tuoi nuovi obiettivi? "Vincere il più possibile sia col City che con l'Italia. Vogliamo riportare l'Italia dove merita, lo meritano tutti. Il mio obiettivo è questo, vogliamo dimostrare che possiamo farlo perché siamo una squadra forte". Stanotte gioca Sinner... "Lo sento spesso ma parliamo di tutto tranne che di calcio e tennis. Abbiamo un rapporto speciale e sono contento perché è un ragazzo tranquillo, semplice che ama la sua famiglia e la privacy. Ci siamo trovati subito in sintonia. Gli faccio l'in bocca al lupo per stasera, un derby italiano è sempre speciale". Come si vivono giorni così turbolenti? Quando hai capito che a Parigi era finita? "Mi sono sempre allenato con l'allenatore dei portieri del Paris, da questo punto di vista non ci sono mai stati problemi. Stavo bene, non vedevo l'ora di venire qui e lavorare con la squadra. Di iniziare un nuovo percorso. Mi sono sempre allenato bene. Ho saputo che non rientravo più nei piani del PSG all'inizio del ritiro". Hai mai pensato di esser scarso con i piedi? Come vedi la Serie A? "Io ho iniziato a giocare a 16 anni in Serie A e finora ho sempre fatto grandi cose. La Serie A è molto combattuta, ci sono tante squadre che possono puntare alla vittoria finale e per me sarà un anno molto duro. E' difficile parlare di una favorita, in 4-5 lotteranno per arrivare fino in fondo". Che gara ti aspetti venerdì? Come vivi da padre questo avvicinamento alla gara contro Israele essendo anche padre? "Bisogna partire subito forte venerdì, far capire chi siamo. Il mister sta preparando la partita nel migliore dei modi, ci sta dando una sua impronta e sono contento che il mister sia qui. So cosa può dare a questa Nazionale. Sicuramente sarà una gara complicata e bisogna prepararla bene, essere concentrati. Possiamo disputare una grande partita e ringrazio tutti coloro che saranno allo stadio. Alla seconda domanda rispondo che sono papà da poco e fa male vedere certe immagini e sentire certe notizie. Però è una situazione più grande di noi e non voglio entrare nel merito, noi cerchiamo solo di giocare a calcio. Il nostro obiettivo è riportare la pace... Fa troppo male vedere certe situazioni, ma le questioni politiche sono più grandi di noi. Noi giochiamo solo a calcio". Infine un messaggio: "Siamo tutti col piccolo Thomas (il tredicenne picchiato in campo dal papà di un avversario, ndr), siamo tutti con lui e gli mando un grande abbraccio. Lo aspettiamo presto a Coverciano". 14.16 - Conclusa la conferenza stampa. Italia, la prima lista dei convocati di Gennaro Gattuso Portieri: Marco Carnesecchi (Atalanta), Gianluigi Donnarumma (Manchester City), Alex Meret (Napoli), Guglielmo Vicario (Tottenham); Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Raoul Bellanova (Atalanta), Riccardo Calafiori (Arsenal), Andrea Cambiaso (Juventus), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Federico Gatti (Juventus), Giovanni Leoni (Liverpool), Gianluca Mancini (Roma); Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Giovanni Fabbian (Bologna), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Nicolò Rovella (Lazio), Sandro Tonali (Newcastle); Attaccanti: Francesco Pio Esposito (Inter), Moise Kean (Fiorentina), Daniel Maldini (Atalanta), Riccardo Orsolini (Bologna), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Atletico Madrid), Mateo Retegui (Al-Qadsiah), Gianluca Scamacca (Atalanta), Mattia Zaccagni (Lazio)