Bosco a RBN: "Rovella ceduto per un tozzo di pane e senza dargli mai una chance"

Nel corso di “Cose di Calcio” su Radio Bianconera, Andrea Bosco ha commentato le dimissioni di Roberto Mancini: “La cosa più probabile è che Mancini non fosse più d'accordo con Gravina su alcuni aspetti e che abbia ricevuto un'offerta importante. Non mi scandalizzo se lui ha accettato, quello che mi scandalizza è che Gravina non sapesse nulla di ciò che stava per succedere, confermando ancora una volta che il vero problema nel calcio italiano è lui. Ha all'attivo la conquista di un Europeo, ma anche la mancata partecipazione al Mondiale, il disastro della Nazionale femminile con nessuno della Federazione che è andato a seguirla e la mancata qualificazione alle prossime Olimpiadi, una sfilza di fallimenti insomma”. L'argomento poi diventa la Juventus, che sembra aver ceduto Rovella alla Lazio insieme a Pellegrini per una cifra attorno ai 21 milioni: “Se Rovella è stato ceduto, è stato ceduto per un tozzo di pane, con i prezzi che corrono è una follia. Se l'operazione venisse confermata la Juventus si priverebbe dell'unico regista che ha in organico, senza avergli dato la possibilità di giocare nemmeno per un secondo, come era già accaduto con Romero e prima ancora con Mandragora.

L'arrivo di Berardi? È un giocatore che ti garantisce una dozzina di gol a stagione ed è bravo a battere le punizioni e i rigori, ma è uno che gioca a destra dove c'è già Weah e nel 3-5-2 non saprei dove schierarlo”. Infine un commento sul lavoro di Giuntoli: “Al momento la sua mano non la vedo, per cedere alcuni giocatori e prendere Weah e Facundo Gonzalez, l'ex Napoli non serviva. La verità è che alla Juventus c'è un equivoco fondamentale, avendo Allegri ancora due anni di contratto, la società gli ha dato carta bianca per la prossima stagione e Giuntoli si è adeguato. Magari vince lo Scudetto prendendo Lukaku, ma dopo? Dopo non ti resta nulla, e anzi Allegri se ne andrà con un anno d'anticipo da vincitore”.