
Una disparità di trattamento che sorprende anche gli interisti
Una giornata a Simone Inzaghi e Calhanoglu condita da una multina; multina anche per l’Inter e il vice presidente Zanetti, nessun addebito al numero uno Beppe Marotta, che secondo la giustizia sportiva si è sempre mosso con gli ultras informando prontamente le autorità, seppur senza mai denunciare alcunché. Questo il patteggiamento annunciato il 1° maggio, a media sostanzialmente spenti e con i giornali che oggi non usciranno in edicola e di conseguenza non potranno parlarne. Curioso che una Procura Federale emetta un verdetto proprio in un giorno di festa.
Ha informato sempre prontamente le autorità a suo tempo anche la Juventus, che per volere del suo presidente Andrea Agnelli ha anche denunciato i ricatti di alcune frange della tifoseria più estrema della Juventus. Nonostante ciò, la pena in quel caso fu di tutt’altro tenore: 1 anno di squalifica per il numero uno della Vecchia Signora, 20mila euro di multa per lui e ben 300mila euro di ammenda per il club. Senza dimenticare ovviamente i mesi e mesi di gogna mediatica, un’intercettazione inventata da un Procuratore e gli interrogatori davanti alla Commissione Antimafia trasmessi in streaming e rilanciati in ogni dove dai media.
Che ci sia stata una disparità di trattamento è fin troppo evidente e che la situazione imbarazzi perfino tanti rappresentanti delle posizioni nerazzurre sui media è altrettanto palese. Pleonastico aggiungere qualsiasi altra cosa, la giustizia sportiva e il movimento calcistico italiano hanno perso un’altra occasione per dare un segnale di serietà e terzietà. Hai voglia di accusare la pirateria per il disamore dei tifosi verso questo sport, il tempo sarà galantuomo. Più tardi che presto, ma lo sarà.







