
LIVE TJ - DAVID: “Grande emozione essere alla Juve. Ho scelto il numero 30. Sono molto ambizioso e voglio vincere. Tudor mi ha detto…”
Jonathan David sta parlando in conferenza stampa e si sta presentando ai media. TuttoJuve.com sta riportando in diretta le parole dell'attaccante canadese:
Raccontaci i tuoi primi giorni qui alla Juventus e la prima settimana di lavoro?
"Certamente è una grande emozione per me essere in una squadra come la Juventus. La prima settimana è andata molto bene, i miei compagni mi hanno aiutato molto. Quindi finora tutto bene".
Perché hai scelto la Juventus? Nella sfida in cui hai affrontato la Juventus a novembre avevi parlato magari con i giocatori americani?
"Devo dire che abbiamo avuto degli scambi con il management ed è stato molto importante, certamente ho parlato anche con i compagni. Ovviamente c’era un grande interesse anche per me nel venire alla Juventus perché è un grande club”.
Quali sono state le prime impressioni nei primi giorni con Igor Tudor? Chi ti ha dato i primi consigli?
"Diciamo che la conversazione con il mister è stata molto positiva. Ovviamente sono nuovo, mi ha chiesto quali erano le mie aspettative e mi ha detto quali sono le sue aspettative. Sa che io prendo molte iniziative come prima punta. Il mio lavoro è fare goal e abbiamo parlato di questo”.
Riuscirai a segnare tanti goal anche in Serie A?
“Devo dire che sicuramente ho cercato di dare continuità negli ultimi anni. So che la Serie A è molto diversa, molto tattica, molto più difensiva ma ovviamente ci sono sfide per tutti. Io la vedo come una cosa possibile devo lavorare sodo, ma perché no? Penso di riuscirci”.
Ammira qualche giocatore della storia bianconera?
“Sì, devo dire che la Juve ha avuto tantissimi giocatori che sono delle leggende. Cristiano, Dybala, Del Piero e Trezeguet, tantissimi non riescono a nominarli neanche tutti”.
Come mai hai scelto la Serie A e non la Premier League? Perché hai scelto di giocare da bambino a calcio in Canada?
“Io ho iniziato a giocare a calcio, perché ovviamente mio papà giocava a calcio e quindi era un po’ la prima cosa che facevo sempre, ad Haiti tutti giocano a calcio. C’erano sicuramente anche altri sport in Canada però io ho iniziato così e volevo diventare un professionista. Ovviamente tutti i campionati hanno le loro sfide e secondo me, scegliendo la Juventus che era al club che ho preferito mi sono ritrovato in Serie A .
Qual era il tuo idolo quando hai iniziato a giocare? Un attaccante invece che ti piace oggi?
“Quando ero piccolo, avevo parecchi modelli come Drogba ed Eto’o molto diversi tra loro, però mi piacevano molto i loro stili di gioco. Adesso ce ne sono anche molto bravi.”.
Il segreto del tuo talento è il lavoro? Ci puoi dire qual è il tuo numero di maglia?
“Devo dire che tutti avevamo una grande ambizione, molti in realtà si fermavano a giocare. Certamente il mio lavoro, il mio successo non sono dovuti solo al lavoro. Io credo molto, sono molto religioso e quindi io credo che per diventare professionista ci voglia impegno e fede. Per quanto riguarda il numero di maglia, ho scelto il numero 30 che per me è importante, perché è il giorno del compleanno di mio padre, quindi è un bel messaggio da far passare”.
Credi che la Juve possa tornare al vertice in poco tempo?
“Secondo me ogni anno, ogni stagione, può essere quella buona. Certamente il campionato è molto difficile ma bisogna avere l’ambizione di arrivare fino in fondo”.
Il tuo soprannome è Iceman quanto ti identifichi con questo soprannome?
“Sì, devo dire che funziona bene, io sono molto freddo. Questa freddezza mi aiuterà nelle situazioni in cui il gioco avrà una grande pressione. Sicuramente riuscire a rimanere freddi, focalizzati nell’ultimo passaggio sicuramente sarà positivo”.
Volevo sapere se col mister state già lavorando sulla tattica?
“Effettivamente abbiamo già lavorato sulla tattica, quindi sicuramente dipenderà dal mister, ma adesso sto lavorando da prima punta”.
Ti senti titolare?
“Certamente non c’è mai la garanzia di essere titolare fin dall’inizio bisogna giocare, bisogna fare il proprio lavoro. Ovviamente non mi aspetto sempre di essere titolare ogni volta, ma sicuramente farò del mio meglio e giocherò al meglio”.
Quanta voglia hai di vincere?
“Io sono molto competitivo, ovviamente, e come tutti i marcatori amo fare goal. Perché alla fine questo gioco è così, le due cose vanno insieme”.
Quanto la Juventus ti può aiutare a crescere e un giorno ambire al Pallone d’pro?
“Adesso non rischio di parlare del Pallone d’Oro, ma ho scelto questo club perché ha delle grandi ambizioni e anche io ho grandi ambizioni. Quindi, io voglio lavorare per la squadra il più possibile e chiaramente diventare uno dei migliori marcatori al mondo e le due cose vanno a braccetto”.
Tu sei pronto psicologicamente per affrontare questa grande avventura?
“Sì, ma certo, io sono venuto qui per questo. Quindi so quali sono le richieste del club e quindi sono pronto a rispettarla”.
Termina qui la conferenza stampa di Jonathan David






