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Libor Kozak, centravanti da anni ottanta. Non un goleador, ma risolveva le partiteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
ieri alle 05:00Nato Oggi...
di Andrea Losapio

Libor Kozak, centravanti da anni ottanta. Non un goleador, ma risolveva le partite

Il classico numero nove d'area, direttamente dagli anni settanta ottanta. Alto alto, con una tecnica forse rivedibile, ma capace di sbloccare le partite grazie al fisico: sponda o gol, poco cambia. Libor Kozak non è mai stato un grande goleador, ma un giocatore che faceva del lavoro oscuro la propria ragione d'essere. Arrivato dall'Opava, è passato dal Brescia, in Serie B, per cercare un autore che lo potesse mettere in prosa. Dopotutto ci è riuscito, visto che ha giocato nella Lazio per tre stagioni - con alterne fortune - e poi è andato in Premier League, all'Aston Villa.

In questa stagione è tornato all'Opava, l'inizio della storia, dove ha giocato 26 partite e segnato 7 gol. "Sono venuto alla Lazio dalla seconda divisione ceca, il salto fu grande. Ero un ragazzo con tanta voglia, vivevo giorno per giorno e poi piano piano sono salito in prima squadra dalla Primavera. Sono cresciuto come uomo e come calciatore. È difficile trovare un solo momento alla Lazio. Era uno spogliatoio bello e unito e quando sono tornato da Brescia ho cominciato a prendere minuti".


E ancora. "Ricordo il gol vincente con la Fiorentina, quello fu un punto di svolta che mi ha dato tanta fiducia. Legai con tutti, il gruppo era solido. Era come stare in famiglia. Miro Klose era da studiare, tutte le cose che faceva in campo e fuori erano da professionista esemplare. Ledesma e altri, insomma, è difficile fare solo un nome”. Oggi Libor Kozak compie 36 anni.