
La lettera di Gasperini per dire addio all'Atalanta. Intanto la sua Roma inizia a prendere forma
Non solo quello della finale di Champions League, questo sabato è stato anche il giorno dell'addio di Gian Piero Gasperini all'Atalanta. Il tecnico in procinto di trasferirsi sulla panchina della Roma ha infatti salutato il popolo atalantino dopo ben nove stagioni insieme attraverso una lettera pubblicata da L'Eco di Bergamo. Intanto, il nuovo corso giallorosso inizia già a prendere forma tra obiettivi di mercato, ritorni di fiamma e ritorni veri e propri.
La lettera di Gasperini ai tifosi della Dea
"Il mio primo pensiero va ai tifosi. Non era possibile esprimerlo prima perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non mi piace parlare di addio. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell’Atalanta, tutto il resto, invece rimarrà immutato. - prosegue Gasperini spiegando che la decisione è solo sua - La conclusione del mio rapporto con il Club è stata unicamente decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo. Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove, ancora una volta, potrà giocare nei più prestigiosi stadi d’Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati. Con il Club siamo riusciti a raggiungere risultati indiscutibilmente straordinari. Avrei voluto fare di più, non ci sono riuscito, ma abbiamo comunque gioito tanto assieme e sono sicuro che lo farete ancora. - conclude il tecnico - Perché, vi chiederete, lascio l’Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina. Ci vedremo ancora in Piazza Pontida, ve lo prometto! Adòss!!! Ps: sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città".
Lucca è il primo nome
Il primo nome sulla lista, che sembra mettere d'accordo pienamente club e allenatore, è quello di Lorenzo Lucca. L'attaccante dell'Udinese, già nel mirino dell'Atalanta di Gasperini lo scorso gennaio, presenta caratteristiche simili a Gianluca Scamacca e potrebbe rappresentare il salto di qualità tanto atteso sotto porta. Lucca, forte fisicamente e abile nel gioco aereo, potrebbe teoricamente prendere il posto di Artem Dovbyk, il cui futuro a Roma appare incerto a causa di caratteristiche non pienamente compatibili con il gioco dinamico e aggressivo di Gasperini. Anche Eldor Shomurodov è in bilico, mentre Tammy Abraham potrebbe giocarsi le sue carte con il nuovo allenatore. Tuttavia, Gasperini non guarda solo a profili "ingombranti" fisicamente. L'allenatore è attento anche a giocatori rapidi e precisi, capaci di attaccare la profondità e saltare l'uomo. In questo senso, i radar della Roma sarebbero puntati su Igor Paixao del Feyenoord e Giacomo Raspadori del Napoli. In difesa, infine, occhio a Marash Kumbulla: il difensore albanese farà ritorno dal prestito all'Espanyol e potrebbe rappresentare una valida alternativa dalla panchina, garantendo fisicità e conoscenza dell'ambiente.
La lettera di Gasperini ai tifosi della Dea
"Il mio primo pensiero va ai tifosi. Non era possibile esprimerlo prima perché solo nelle scorse ore ho realmente deciso di mettere la parola fine a questa meravigliosa storia lunga nove anni. Non mi piace parlare di addio. Chiudo la mia esperienza a Bergamo come allenatore dell’Atalanta, tutto il resto, invece rimarrà immutato. - prosegue Gasperini spiegando che la decisione è solo sua - La conclusione del mio rapporto con il Club è stata unicamente decisa da me e non deve essere attribuita responsabilità alcuna alla Società e ai suoi dirigenti. Semplicemente ho capito che era arrivato il momento di fare questo passo. Per tutta la stagione da poco conclusa ho solo pensato a come lasciare la maglia nerazzurra nel punto più alto possibile. E la lascio al terzo posto in classifica e qualificata in Champions League, dove, ancora una volta, potrà giocare nei più prestigiosi stadi d’Europa, potendo contare su un organico forte e ricco di giocatori valorizzati. Con il Club siamo riusciti a raggiungere risultati indiscutibilmente straordinari. Avrei voluto fare di più, non ci sono riuscito, ma abbiamo comunque gioito tanto assieme e sono sicuro che lo farete ancora. - conclude il tecnico - Perché, vi chiederete, lascio l’Atalanta? Per bisogno di nuovi stimoli, per la fiducia trasmessami e per il rinnovato entusiasmo che ne deriva. Sfida difficile? Molto. Però parliamo di una grande sfida, esaltante, che mi trasmette tanta adrenalina. Ci vedremo ancora in Piazza Pontida, ve lo prometto! Adòss!!! Ps: sono cittadino onorario di Bergamo e giuro che porterò ovunque e per sempre altissimi i valori di questa città".
Lucca è il primo nome
Il primo nome sulla lista, che sembra mettere d'accordo pienamente club e allenatore, è quello di Lorenzo Lucca. L'attaccante dell'Udinese, già nel mirino dell'Atalanta di Gasperini lo scorso gennaio, presenta caratteristiche simili a Gianluca Scamacca e potrebbe rappresentare il salto di qualità tanto atteso sotto porta. Lucca, forte fisicamente e abile nel gioco aereo, potrebbe teoricamente prendere il posto di Artem Dovbyk, il cui futuro a Roma appare incerto a causa di caratteristiche non pienamente compatibili con il gioco dinamico e aggressivo di Gasperini. Anche Eldor Shomurodov è in bilico, mentre Tammy Abraham potrebbe giocarsi le sue carte con il nuovo allenatore. Tuttavia, Gasperini non guarda solo a profili "ingombranti" fisicamente. L'allenatore è attento anche a giocatori rapidi e precisi, capaci di attaccare la profondità e saltare l'uomo. In questo senso, i radar della Roma sarebbero puntati su Igor Paixao del Feyenoord e Giacomo Raspadori del Napoli. In difesa, infine, occhio a Marash Kumbulla: il difensore albanese farà ritorno dal prestito all'Espanyol e potrebbe rappresentare una valida alternativa dalla panchina, garantendo fisicità e conoscenza dell'ambiente.
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