Si è spento a 96 anni l'avvocato Franzo Grande Stevens: il cordoglio della Juventus

Lutto per il mondo della Juventus e per quello dell’avvocatura italiana. Si è spento, all’età di 96 anni, Franzo Grande Stevens. "Da sempre legato ai colori bianconeri, - si legge sul sito ufficiale bianconero - dal 2003 al 2006 è stato il nostro Presidente, diventando proprio a partire da quell’anno Presidente Onorario del Club. La Juventus si stringe nel dolore e nel lutto, e rivolge le condoglianze e un forte abbraccio alla famiglia di Franzo Grande Stevens".

Stevens è stato una figura di spicco nel panorama giuridico e imprenditoriale italiano, nato a Napoli il 13 settembre 1928. La sua formazione accademica si è svolta presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, dove si è laureato in legge il 26 luglio 1951. La sua carriera forense è iniziata con l'abilitazione a procuratore per esami nel 1954, seguita dall'iscrizione all'Ordine degli Avvocati di Torino nel 1956 e dall'abilitazione al patrocinio in Cassazione nel 1958.

Ha ricoperto numerose cariche importanti nell'ambito dell'avvocatura italiana: è stato Consigliere del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Torino dal 1968 al 1978, Presidente della Cassa Nazionale di Previdenza Forense dal 1979 al 1980 e Presidente del Consiglio Nazionale Forense dal 1984 al 1991. Dal 2002 è Consigliere dell'Avvocatura Italiana (CNF). Nel corso della sua lunga e illustre carriera, Franzo Grande Stevens ha assistito alcune delle più importanti famiglie, società, banche e finanziarie che hanno dominato il panorama italiano e internazionale. È particolarmente noto per essere stato lo storico legale della famiglia Agnelli, svolgendo un ruolo cruciale nella consulenza di importanti gruppi industriali e finanziari, inclusa la Fiat, che ha contribuito a salvare in più occasioni. Ha collaborato a lungo con Gianni Agnelli, di cui è stato uno dei consiglieri più fidati, e continua a fornire consulenza al nipote ed erede, John Elkann.

Nel mondo del calcio, è stato Presidente della Juventus dal 2 agosto 2003, succedendo a Vittorio Caissotti di Chiusano, fino allo scoppio di Calciopoli nel 2006, quando fu sostituito da Giovanni Cobolli Gigli. Da allora, è stato Presidente Onorario della società bianconera