
Christillin e la SuperLega: "Sono uscita umanamente a pezzi da quella storia"
Intervistata dall'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Evelina Christillin ha commentato la vicenda legata alla SuperLega: "Sono uscita umanamente a pezzi da quella storia. È stata una notte tragica. Ero nella 'war room' Uefa a Montreux, in Svizzera. Ceferin riceveva telefonate da Macron e da Boris Johnson. Molti pensavano che io fossi la serpe in seno, la traditrice per conto di Andrea Agnelli. Non era vero. Chiesi a Ceferin se dovessi dimettermi e lui mi disse: 'No, so che ci sei fedele'.
Non sapevo nulla della fuga in avanti di Andrea. Ritornai a Torino da sola, in auto, e in Valle d’Aosta feci una deviazione, salii a Issime, il villaggio in cui sono seppelliti i miei genitori. Al cimitero, davanti alle loro tombe, mi sfogai, piansi. I rapporti con Andrea Agnelli oggi? Andrea vive in Olanda. Ci vediamo al Sestriere, le sue bambine e le mie nipoti sono iscritte allo stesso sci club.
Ci salutiamo. Gli voglio bene come sempre e non può essere diversamente, non posso che essere grata alla famiglia Agnelli. Ho un meraviglioso rapporto con Allegra, la madre di Andrea. Quando sono stata male, a dicembre, si è fatta in quattro per accogliermi all’ospedale oncologico di Candiolo. La Juve oggi? La squadra mi pare ordinata. Non mi illudo, c’è tanta strada da fare, ma è una Juve dignitosa".
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