
La rivoluzione di Comolli è già un successo, ora parola al campo
Finalmente la Juventus è tornata a fare la Juventus in una sessione di mercato, senza foraggiare chi prendeva soldi e parlava di scippi
La parola ora spetta solo ed esclusivamente al campo, ma possiamo dire che in pochi mesi l’impatto di Damien Comolli alla Juventus è stato di quelli importanti.
Perfino quelli che fino a qualche giorno fa invocavano l’arrivo di un direttore sportivo, si sono ricreduti: anche senza questa figura la Vecchia Signora ha fatto le operazioni di mercato di cui necessitava, almeno le più importanti, in entrata e in uscita. Certo, qualitativamente non sarà una Juve da primissimo posto, poiché sarebbe servito qualcosa anche in difesa e a centrocampo, ma il grosso è stato fatto e si potrà sicuramente affinare in futuro.
Non era del resto così scontato vendere tanti giocatori e bene, visto che si partiva da 32 elementi e per alcuni con poco potere in sede di contrattazioni. L’obiettivo principale era quello di eliminare il superfluo e innestare almeno tre elementi che potessero alzare la qualità della squadra. Alla fine i nuovi innesti sono stati in tutto quattro e pur volendo considerare Joao Mario alla pari con Alberto Costa, di sicuro David, Zhegrova e Openda rappresentano un upgrade rispetto a ciò che già c’era.
Col rientro di Bremer un upgrade dietro si è fatto, mentre il centrocampo è rimasto sostanzialmente pari a quello dello scorso anno. Davanti, invece, lo scalino fatto è importante e oggi c’è una batteria composta da 6 giocatori che consentono di guardare al futuro prossimo sicuramente con maggiore serenità rispetto all’avvio del campionato passato, quando a parte Vlahovic c’era sostanzialmente il vuoto.
Nelle vesti di dg e ds ad interim, Comolli ha ridato prestigio nelle trattative alla Juventus, si è fatto rispettare come non succedeva da troppo tempo anche al cospetto di club molto blasonati. E per di più non ha comprato nessun calciatore di prima squadra nel campionato italiano. Dopo anni a foraggiare la concorrenza, che incassava soldi veri e freschi dicendo di essere stati “scippati” dai bianconeri, oggi la stessa dovrà andare a trovare risorse altrove per provare a riportare in alto il proprio vessello. Ognun per sé, direbbe qualcuno, tanto dalla parte della Juve nell’ambiente ci stanno sempre in pochi.
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