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La grande occasione di Zaniolo, l’ultima chiamata per Belotti e poi ci sono gli immortali…

La grande occasione di Zaniolo, l’ultima chiamata per Belotti e poi ci sono gli immortali…TUTTO mercato WEB
mercoledì 6 luglio 2022, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Metto le mani avanti: non sono un grande estimatore di Zaniolo. Mi piace il suo ardore, la garra che ci mette ma, come recitava un vecchio spot con Ronaldo (il Fenomeno) protagonista: “La potenza è nulla senza il controllo”. E, per quello che ho visto in questi quattro anni giallorosso, Zaniolo non sempre è stato “sotto controllo”. Mi preoccupano gli infortuni (gravi) che ha avuto. Si vede che ha tanto potenziale ma si porta dietro anche un retaggio di perplessità dovute al suo stato fisico sempre in bilico. La Juventus sembra convinta a puntare sul talento azzurro. Ritiene che, insieme a Chiesa e Di Maria, possa portare quel qualcosa in più, in termini di dribbling, grandi giocate e assist che Allegri va cercando. Indubbiamente, dovesse vestirsi di bianconero, per Zaniolo sarebbe la sua grande occasione per zittire tutti i critici (mi ci metto anche io). Non che Roma non sia un grande club (lo conferma il fatto che Mourinho sia rimasto e che sia stata vinta la Conference League solo poche settimane fa) ma, chiaramente, la Juventus è tutta un’altra faccenda. Se Zaniolo dovesse far bene alla Vecchia Signora, la sua carriera prenderebbe una direzione completamente diversa. Resto dubbioso ma voglio anche provare a dargli fiducia, non foss’altro per il fatto che è italiano e che ha regalato, dopo una vita di stenti, un trofeo europeo alla Roma e al calcio italiano (chi snobba la Conference League è solo invidioso).
Se per Zaniolo andare alla Juventus sarebbe certamente la sua grande occasione, per Belotti (ovunque andrà) sarà l’ultima occasione. Parliamo di uno dei centravanti di punta della nostra Nazionale, di uno che, fino a qualche anno fa, valeva 100 milioni, di uno che ha ancora tanti anni davanti a sé (classe 1993).

Eppure, il vero Gallo è sparito dai radar da tanto, troppo tempo. Dopo il suo exploit nella stagione 2016/17 (28 gol stagionali), sono arrivate stagioni difficili, anche a causa di diversi infortuni. Dopo sette anni in granata, è pronto a rimettersi in gioco altrove. Non può sbagliare, deve fare la scelta giusta. Onestamente lo vedrei bene all’estero, magari proprio al Monaco (se ne sta parlando). Campionato nuovo, nuovi stimoli, potrebbe essere la soluzione giusta.
Chi ha fatto la scelta giusta è Quagliarella. Il prossimo 31 gennaio spegnerà 40 candeline ma si sente ancora in grado di dare una mano alla Sampdoria. E’ a quota 181 gol in Serie A, a -7 da Del Piero. Potrebbe anche farcela, no? Credo che l’esempio Ibra (altro immortale) sia la conferma che, nel calcio di oggi, se ti alleni bene e usi la testa a dovere, puoi giocare a lungo. Quindi, viva gli immortali… Una volta era una prerogativa dei portieri e dei difensori, oggi anche degli attaccanti. Per i centrocampisti (puri) la vedo più dura…

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