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Tutti parlano, nessuno decide…

Tutti parlano, nessuno decide…TUTTO mercato WEB
mercoledì 15 aprile 2020, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

I giorni trascorrono in un limbo che pare non avere fine. Ogni giorno, ci si sveglia nell’attesa che qualcosa o qualcuno ci dia una rallegrante notizia, del tipo: “E’ finita, tutti liberi”. Una speranza che coltiviamo da tempo ma che, onestamente, pare destinata a restare tale ancora a lungo. I pareri sono contrastanti, così come le informazioni che ci arrivano. Ognuno si sente in dovere di condividere la propria opinione, anche quando non è espressamente richiesta. Tutti sono diventati esperti di qualsiasi tema. Soprattutto, non c’è persona che riesca a negarci il proprio punto di vista sul “dio pallone”. C’è chi considera la stagione già finita da tempo… Altri ritengono che sia doveroso ripartire, altri ancora non solo credono sia doveroso tornare in campo ma necessario per non far fallire il sistema calcio. Ci sono poi quelli che continuano con il ritornello “ci sono cose più importanti a cui pensare”. Insomma, un cocktail, anche mal assortito, di pensieri rispettabili ma francamente “senza sostanza”. In questo momento, sarebbe preferibile restare in silenzio, nell’attesa di “parlare chiaramente”. Tutti zitti fino a quando non ci sarà un annuncio ufficiale. Bisogna concentrarsi sulla decisione, non argomentare il perché si spinga per questa o quella soluzione…
Ma chi ha il potere di decidere le sorti del calcio? C’è chi dice che sia un “affare di Governo”, chi vede la mano dell’Uefa sopra a tutte le altre e chi ritiene che il Comitato Scientifico debba avere l’ultima parola.

Poi c’è la FIGC, i presidenti dei club, la Lega, il sindacato giocatori e tutti i giocatori. Non c’è spazio solo per i tifosi che, ormai, sanno perfettamente che, fino a quando non ci sarà un vaccino, lo stadio lo vedranno in TV…
Non so come andrà a finire (e credo che non lo sappia nessuno) ma sono certo di un fatto: bisogna prendere una decisione, a rischio di fallire anche miseramente. Il tempo scorre, lentamente, ma scorre. In Germania si stanno attrezzando per far ripartire la Bundesliga il prima possibile (potrebbero essere in campo il 9 maggio), la Premier League sta studiando soluzioni “personali” (giocare tutti a Wembley) e la Liga, tra litigi interni, è pronta ad una “soluzione drastica”. Sono folli? Forse o, semplicemente, si sono stancati di aspettare, aspettare e aspettare ancora. Non è escluso che qualcuno prenderà la decisione sbagliata ma almeno non saranno rimasti nel limbo, tra polemiche (caro Rezza, avrei evitato certe battute), previsioni in stile “meteo anni ’80” e accuse reciproche. Che qualcuno ci dica che ne sarà del calcio… Se va fermato, ce ne faremo una ragione e penseremo a come ripartire. Se va salvata la stagione, ce ne faremo una ragione e penseremo a come farlo in sicurezza. L’importante è che qualcuno prenda in mano le redini e faccia una scelta. Comunque vada, sarà sempre meglio che restare nel limbo a contare minuti, ore e giorni nell’attesa che accada qualcosa…
Questo virus ci ha cambiato la vita e lo farà ancora per tanto tempo ma non possiamo restare inermi come se non potessimo fare delle scelte. Il calcio non sarà prioritario ma è pur sempre lo sport più seguito al mondo e quello che, fino a prova contraria, porta gioia nel cuore di milioni di persone. Bene, tutti quei tifosi hanno il diritto di sapere che ne sarà della loro passione. Tenerli in “stand-by” non è più tollerabile… Le regole vanno seguite, le decisioni vanno prese…

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