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VAR a chiamata, la scelta è corretta… Follia card autografate, come mai?

VAR a chiamata, la scelta è corretta… Follia card autografate, come mai?TUTTO mercato WEB
mercoledì 14 dicembre 2022, 06:00L'Angolo di Calcio2000
di Fabrizio Ponciroli

Non sono un veggente ma, onestamente, posso dire: “L’avevo detto”. La FIGC sta valutando seriamente l’introduzione del VAR a chiamata. Di fatto, se si pensa di aver subito un torto, è possibile chiedere il classico “challenge”, obbligando l’arbitro a valutare l’episodio in questione. Una soluzione che è sicuramente necessaria e che, con tutto il rispetto, andava fatta molto tempo fa, esattamente al momento dell’introduzione del VAR. In effetti, ho sprecato tanto inchiostro “virtuale” per sponsorizzare il ricorso all'On Field Review nei casi controversi. NBA, MLB, NFL, NHL, tennis, pallavolo… Il ricorso al “challenge” è una pratica diffusa in moltissimi sport d’élite, per quale motivo non dovrebbe avere cittadinanza nel calcio?
Credo che sia una buona idea ma, appunto, poteva e doveva essere concretizzata tempo fa… Attenzione, il VAR a chiamata non risolverà i problemi atavici della tecnologia applicata allo sport più amato del pianeta ma, in alcune circostanze, renderà giustizia a chi ha subito un torto. D’altro canto, l’ultima parola spetterà sempre all’arbitro che, quindi, sarà ancor più sotto pressione. Infatti, da quando ho la capacità di comprendere ciò che mi circonda, credo che il mestiere dell’arbitro sia il peggiore a cui si possa ambire. Se ti va bene, non parlano di te. Se vai male, ti insultano… Se fai disastri, ti mettono in un angolo e ti lasciano, da solo, a riflettere sui tuoi errori.
VAR a parte, direi che è venuto il momento di affrontare anche il tema delle card autografate che, ultimamente, stanno diventando argomento di discussione: molto ricercate e, soprattutto, super costose. Una moda di derivazione americana che sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Basta dare un occhio a qualsiasi sito di aste e vendite online per comprendere come le card autografate siano il sogno bagnato di tanti collezionisti ma anche “semplici” tifosi.

In questi giorni si è parlato molto della figurina, da rookie, di CR7 con la casacca dello Sporting Lisbona (Futebol Panini 2002-2003, album portoghese). Prezzo? Ben oltre i € 5000. Poi ci sono quelle firmate da Maradona, quelle di Messi e Mbappé... La card di Haaland in maglia Borussia Dortmund (ovviamente firmata) vale una fortuna. Quotazioni fuori mercato? Forse sì ma forse anche no. E’ il mercato che fa il prezzo di una memorabilia, è sempre stato così e sarà sempre così. Certo per chi ha una certa età è tutto molto strano. Una volta ci si avvicinava al proprio idolo e si chiedeva umilmente l’autografo, magari anche su un pezzetto di carta. Oggi è tutto diverso: il desiderio è avere la signed card del campione preferito, a costo di spendere cifre stratosferiche pur di averla. Non giudico, è un semplice dato di fatto. Il calcio è cambiato, così come il collezionismo calcistico. Scusate, vado a vedere se, tra i miei vecchi album, ho una rookie di Cristiano Ronaldo.

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