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Drago: "Forbice allargata tra ricchi e poveri. Berna e Sensi in corsa per l'Europeo"

Drago: "Forbice allargata tra ricchi e poveri. Berna e Sensi in corsa per l'Europeo"TUTTO mercato WEB
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
mercoledì 10 giugno 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Crotonese doc, Massimo Drago è pronto alla ripartenza dei campionati. Con un occhio di riguardo per la squadra della sua città, dove ha mosso i primi passi come allenatore: “Fino a quando si è giocato è stata una delle squadre più in forma ed è una delle favorite per ottenere la promozione. Un gruppo ben allenato e ben amalgamato, per cui sono convinto che se la giocherà alla grande per la promozione in Serie A”.

Come pensi che terminerà il campionato cadetto?
“L'unica cosa di cui sono certo è che il Benevento andrà in Serie A e, se non dovesse finire la stagione, meriterebbe comunque la promozione. In tal caso spero si riesca a passare a giocare play-off e play-out direttamente”.

Ieri è arrivata la notizia delle promozioni in Serie B di Monza, Vicenza e Reggina, l'ultima squadra che hai allenato. Sei d'accordo con la decisione?
“D'accordissimo che le prime tre abbiano ottenuto la promozione: hanno quasi tutte distacchi importanti e meritano la B. Sono d'accordo pure sulla disputa dei play off facoltativi per le squadre che volessero partecipare: difficile imporre l'obbligo di giocare. Ed è giusto che ci si prenda il quarto posto sul campo, non si può stabilire a tavolino chi viene promosso”.

Quanto influirà questa insolita pausa?
“Indubbiamente è una novità. Normalmente i giocatori non stanno così tanto tempo senza giocare, ma non credo sarà necessario ricominciare da capo la preparazione. Da un punto di vista motivazionale e morale però è difficile sviluppare di nuovo un aspetto mentale. Toccherà ai singoli calciatori trovare le giuste motivazioni e il giusto approccio dentro di sé”.

Cosa cambierà nel prossimo futuro calcistico?
“Dobbiamo prepararci ad una rivoluzione e anche ad un adeguamento economico rispetto al sistema che si era creato prima della pandemia. Tante squadre in Serie C non prenderanno parte al prossimo campionato, e ci saranno diversi strascichi, come del resto in tutti gli ambiti lavorativi”.

Hai qualche idea sui possibili scenari?
“Secondo me aumenterà la differenza tra le squadre top e quelle medie, che risentiranno di più delle differenze. Chi è ricco lo diventerà ancora di più e chi è povero lo diventerà ancora di più, aumentando ancora di più la forbice. Le squadre d'èlite potranno ancora investire, mentre le squadre medio-basse saranno obbligate a fare grandi sacrifici e verranno ridimensionate”.

In questo momento avrebbero dovuto giocarsi gli Europei, posticipati invece al 2021. Hai allenato Bernardeschi e Sensi, che fanno parte del gruppo azzurro. Cosa serve per arrivare preparati alla competizione continentale?
“Sicuramente nelle gare disputate, l'Italia di Mancini ha mostrato grande affiatamento tra i ragazzi, giovani e con entusiasmo. È un buon punto di partenza per un futuro importante. Ci sono state belle vittorie e si è visto grande entusiasmo, e abbiamo l'obbligo di credere in questo gruppo. Federico e Stefano dovranno essere bravi fare le scelte giuste e ad esprimersi al meglio, trovando spazio e minuti del corso della stagione per poter dimostrare il loro valore e meritarsi la chiamata per l'Europeo".

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