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La Grotteria: "A Cittadella cresciamo giovani da prima squadra. Il prossimo sarà..."

La Grotteria: "A Cittadella cresciamo giovani da prima squadra. Il prossimo sarà..."TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
lunedì 26 ottobre 2020, 08:45La Giovane Italia
di La Giovane Italia
La Giovane Italia vi porta alla scoperta dei nuovi talenti del calcio italiano, raccontandovi ogni giorno, alle 8:45, le storie dei giovani di casa nostra e dei club che scommettono su di loro

Da tre anni responsabile del settore giovanile del Cittadella, Cristian La Grotteria, in passato attaccante con le maglie di Ancona, Palermo, Padova, Spal e Bassano, racconta a La Giovane Italia il modello Cittadella nella crescita dei giovani, con l’obiettivo di portarli a calcare i campi del calcio professionistico con la maglia della prima squadra.

Cristian, quali sono gli obiettivi che vi ponete come settore giovanile?
“Questo è il terzo anno a Cittadella per me e dal giorno in cui sono arrivato ho cercato di portare le mie idee. Ho rinnovato il parco allenatori, cercando di dare questo ruolo a ex giocatori che fossero in grado di parlare con i ragazzi e ad insegnare gesti tecnici fondamentali. L’obiettivo che ci poniamo è di portare in prima squadra i ragazzi delle nostre giovanili e che siano d’esempio per tutti quelli che verranno dopo. A Cittadella il bacino da cui attingere è piccolo, ma per fortuna abbiamo alle spalle una società seria e questo i ragazzi iniziano a capirlo: venire a giocare a Cittadella sta diventando un obiettivo degno di nota. I risultati della prima squadra poi aiutano a mettere in luce la società e il nostro modo di lavorare”.

Come vi muovete in un territorio in cui ci sono tante altre squadre come quello veneto?
“Nel nostro piccolo seguiamo le impronte di Stefano Marchetti, il direttore sportivo. Lui cerca giocatori in Serie C, mentre noi invece li andiamo a scovare nelle realtà più piccole, cercando ragazzi che abbiano possibilità di fare un salto di livello. Il fatto che ci siano tante squadre nel territorio ci spinge a muoverci sempre con molta velocità”.

Quali sono gli aspetti principali che andate a valutare quando valutate qualche ragazzo per il settore giovanile?
“Diamo prevalenza all’aspetto tecnico, anche se non disdegniamo quei ragazzi strutturati fisicamente sulla cui tecnica si può lavorare. Manteniamo sempre comunque una collaborazione costante con le realtà affiliate, cercando di lavorare con altre società serie che abbiano una filosofia vicina alla nostra”.

Seguite una metodologia precisa?
“Facciamo sempre delle riunioni con mister Venturato. L’obiettivo è di avere tutte le squadre che giochino con lo stesso modulo, in modo da far crescere i ragazzi con delle ambizioni per arrivare in prima squadra. Dopodiché lavoriamo sull’attività di base: stop, passaggi, colpi di testa. In questo periodo di Covid abbiamo dovuto ridurre egli allenamenti, ma in ogni caso cerchiamo sempre di dare il massimo”.

I risultati si vedono, visto che già tanti ragazzi sono arrivati alla prima squadra del Cittadella.
“Certo, penso ai vari Busellato e Varnier, ma anche Kevin Rossi, quest’anno impegnato sul doppio fronte con prima squadra e Primavera e che ha già giocato in amichevole con i grandi. Mi auguro possa diventare in fretta un prospetto capace di giocare in Serie B”.

Quanto è importante per il Cittadella avere un settore giovanile così strutturato?
“Per noi è importante portare ragazzi in prima squadra, non abbiamo bisogno di squadre che debbano lottare a tutti i costi per vincere i campionati o che pensino solo ai risultati. Non abbiamo questa pressione: abbiamo la consapevolezza che per raggiungere l’obiettivo prefissato bisogna lavorare bene”.

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