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La bolla Milinkovic. La supercazzola Modric. Il mercato del Milan e Tas in dialetto.TUTTO mercato WEB
sabato 18 agosto 2018, 00:00Editoriale
di Mauro Suma
per Milannews.it

La bolla Milinkovic. La supercazzola Modric. Il mercato del Milan e Tas in dialetto.

Una bolla? Certamente non papale. Una balla? Nemmeno. Quella di Milinkovic e su Milinkovic è stata qualcosa di più perfido. Un tentativo mirato, che ha fatto leva sulla buona fede dei tifosi milanisti, e loro malgrado ci sono purtroppo cascati anche alcuni supermilanisti eccellenti a loro volta in buona fede. Mirato a che? A risollevare sul Milan un polverone che potesse tornare a indispettire l'Uefa  e a far calare un velo d'ombra su un grande mercato, il miglior mercato che si potesse fare con 22 soli giorni a disposizione. Tu puoi prendere Higuain e Caldara, Bakayoko e altri due esterni importanti, ma se non arriva Milinkovic scende la palpebra. Male, non è così. La squadra è forte e giovane lo stesso. Male, perchè il miglior modo do risvegliarsi da un sogno è aprire la finestra e vedere che fuori c'è il sole. Perchè, con quello che ha rischiato il Milan fra il 20 maggio e il 20 luglio, il sole è bello alto. Gattuso voleva un bomber? Higuain. Voleva un vice Suso? Castillejo. Voleva un vice Kessie? Bakayoko. E già che ci siamo ecco anche Caldara e Laxalt, tanto per gradire. E Milinkovic? Su Milinkovic non è saltato nulla, non c'è mai stata trattativa. Mai. Bisogna prenderne atto. Senza suggestionare e senza auto suggestionarsi. Colleghi super affidabili della piazza giornalistica romana ci assicurano che tra il 3 e il 6 agosto Lazio e Milan si sono parlate. Ma sai quante società parlano fra di loro di enne giocatori, durante una sessione di mercato? Oppure che lo facciano, come ha candidamente ammesso Leonardo, con il procuratore di questo o quel procuratore? Non ci è piaciuta questa vicenda. Perchè siamo i primi noi ad essere dispiaciuti. Perchè cogliamo in tutto e per tutto l'ansia dei tifosi illusi e delusi quando ci chiedono Mauro ma perchè hai l'espressione triste in quella trasmissione o in quella foto, perchè non arriva? Mauro perchè sorridi, vuol dire che arriva? Mauro, non ti crediamo quando dici che è impossibile, tu fai lo scaramantico...Realtà surreale, deformata, aumentata. Dall'amore dei tifosi su cui sono state impiantate radici farlocche, che non potevano germogliare. Dopo tutte le volte che su Milan TV e non solo vi abbiamo spiegato che era impossibile questa operazione in questa sessione di mercato, dopo aver preso atto che il nuovo Milan non ha illuso nessuno, la volete allora una sensazione sul serbo? Rimbocchiamoci le maniche e sudiamoci la Champions su tutti i campi di Serie A, poi fra un anno, forse, si vedrà. Ma forse. Adesso però tutti allo stadio, con entusiasmo per il nostro Milan e con il nostro Milan. Dopo il rispetto per il lutto di una città ferita, dimezzata e tramortita, naturalmente. Di una città che merita ben altro che il moralismo ipocrita sul quale preferiamo, per carità di Patria, tacere.



Abbiamo tremato per Modric, giocatore fantastico, candidato numero uno per il Pallone d'oro. Lo abbiamo detto e ridetto, scritto e riscritto. Per tutte le volte che veniamo accusati a vanvera di rosicare, l'unica volta che rosichiamo davvero è giusto dichiararlo alla dogana e segnalarlo a chi bontà sua legge. L'Inter non si è inventata nulla e Luka Modric è non soltanto un fuoriclasse sul campo, ma anche una persona seria. Eppure nell'ambiente degli agenti e dei procuratori, si sprecano le battute sul gatto e la volpe. E cioè sull'entourage del vice-campione del mondo croato che avrebbe utilizzato la sponda Inter per raddoppiare e non solo l'ingaggio del proprio assistito. Comunque, tiriamo le fila: il Milan non ha preso Milinkovic e quindi c'è l'ombra sul mercato per aver mancato il salto di qualità, l'Inter non ha preso Dembelè, Malcom, Vidal e Modric, ma è l'anti-Juve. Bene così, lezione imparata. Anzi meglio così', visto quello che è successo ai nastri di partenza dello scorso campionato, che le parti, sul piano psicologico, si invertano, può anche essere una buona cosa. Ma se l'Inter avesse preso Modric? Non sappiamo se è vero quanto sostiene il presidente della Liga spagnola e nemmeno se il Real Madrid arriverà davvero a denunciare l'Inter, ma in quel caso l'Uefa avrebbe fatto una rilettura della situazione economica dell'Inter che, sia pur sgravato come si è letto sui giornali, non sui comunicati ufficiali, è sempre in regime di Settlement?

Non sappiamo se e qualcuno risponderà, non sono affari nostri e guardiamo in casa nostra. Ma è proprio qui che rimaniamo basiti, per il rigurgito di fumus Uefa anti Milan quasi sollecitato da qualche parte della stampa italiana. Quasi azionata a sua volta. Adesso che Modric non arriva e in quel caso nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, ecco che si accendono i fari sul Milan. Il club rossonero, secondo l'accusa, si è permesso di rafforzarsi. Si è permesso di fare mercato. Questo potrebbe insidiare la posizione industriale di qualche illustre avversario, e quindi via alle insinuazioni. La colpa? Del Tas, naturalmente. Questa volta, si mira alto, si va anche oltre l'Uefa per tornare ad agitare ombre sul Milan. Vediamolo allora questo mercato esagerato di Leo e del Milan. Otto cessioni e otto nuovi arrivi. Quattro ingaggi pesanti in meno (Bonucci, Kalinic, Andrè Silva e Bacca), due in più (Higuain e Reina), la metà. Due giocatori in prestito con diritto di riscatto: Higuain e Bakayoko. Tre giocatori a titolo definitivo, ma in ognuna di queste tre operazioni è stato inserito, con il relativo ingaggio, un giocatore ad almeno parziale contropartita: Bonucci per Caldara, Lapadula per Laxalt e Bacca per Castillejo. Tre parametri zero. Per non parlare di un giovane, Manuel Locatelli (63 presenze ufficiali nel Milan e 2 gol) sacrificato per una cifra per la quale nessuno un domani potrà sospettare che il Milan abbia fatto una plusvalenza fittizia su un giovane (ma non ditelo a Gasperini...) privo di esperienza in Serie A. E per chiudere, un giocatore, avvicinato con la cautela del guardare ma non toccare, su cui il Milan si è limitato a qualche telefonata d'approccio proprio nel rispetto del Fair Play Uefa. E sarebbe questo il mercato del Milan esagerato ed eccessivo che l'Uefa, se avesse ricevuto le motivazioni del Tas, avrebbe dovuto fermare, stoppare o limitare? In attesa degli sviluppi, delle sanzioni e di tutto ciò che di grave dovrà essere fatto al Milan da parte dell'Uefa, un bel Tas in dialetto non solo ce lo concediamo. Ma ce lo godiamo.