Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / milan / Editoriale
Le qualità nascoste di Leonardo e MaldiniTUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Montesi
domenica 19 agosto 2018, 00:00Editoriale
di Fabrizio Tomasello
per Milannews.it

Le qualità nascoste di Leonardo e Maldini

I tifosi rossoneri dovranno pazientare ancora un po’ prima di vedere i proprio beniamini in campo per la nuova serie A. Dopo tre mesi di astinenza da Milan, quest’altra settimana di ritardo per i drammatici fatti di Genova si annuncia faticosa. E come se non bastasse un inizio di campionato già di per sè discretamente complicato, è arrivata l’ufficialità da parte della Lega: Milan-Genoa, prima giornata di campionato, si giocherà tra due mesi e mezzo, per la precisione il 31 ottobre. Colpa dei calendari intasati, soprattutto per i ragazzi di Gattuso impegnati su tre fronti, serie A, Europa League e Coppa Italia. 
Così i rossoneri affronteranno il Napoli di Ancelotti in trasferta nella loro prima partita di campionato (la seconda giornata per tutti gli altri), e alla seconda - la terza per tutti gli altri - la Roma in casa. Un inizio shock che costringerà Higuain e compagni a trovare subito la quadratura del cerchio, malgrado ben tre nuovi acquisti arrivati a Milanello nelle ultime ore di questo straordinario mercato. 
Samu Castillejo e Diego Laxalt, due innesti preziosi portati a Milanello in appena 24 ore, ad appena un paio di giorni di distanza dall’ingaggio di Bakayoko dal Chelsea con la formula del prestito oneroso fissato a 5 milioni più diritto di riscatto a 35. Una triplice operazione che ha restituito credibilità e autorevolezza al Milan in vista dell’imminente inizio di campionato.

Dicevamo dell’ormai infallibile accoppiata Leonardo-Maldini: i due dirigenti di Casa Milan, dopo nemmeno un mese di lavoro, hanno già evidenziato agli occhi del mondo tutte le loro indubbie doti manageriali. Si faceva un gran parlare, al momento del loro ritorno in rossonero, di carisma, senso di appartenenza, integrità, esempio, riferimento. Ma i due nuovi totem di via Aldo Rossi hanno messo in bella mostra ben altre qualità, ad esempio come trasformare un’oggettiva criticità in un’opportunità da sfruttare, dimostrando sagacia, scaltrezza, intuizione, abilità nella negoziazione e una straordinaria capacità di lettura delle situazioni.

In primis la gestione dello spinoso Bonucci. Di fronte alla necessità di sistemare al meglio il difensore della Nazionale, Leonardo ha sfruttato la voglia del centrale viterbese di tornare a Torino per mettere alle strette la dirigenza juventina e regalare a Gattuso uno dei prospetti più promettenti del campionato italiano, Mattia Caldara. Come se non bastasse, ha approfittato dell’esigenza di Marotta di liberarsi del pesante ingaggio di Higuain, per offrire ai tifosi rossoneri un centravanti di peso, carisma e fascino come a Milanello non si vedeva dai tempi di Zlatan Ibrahimovic. Il tutto gestendo la trattativa, oggettivamente complessa, sempre con il coltello dalla parte del manico. Una prova da autentico fuoriclasse.

E se i primi du indizi non fanno necessariamente una prova, eccone immediatamente altri due. Prima l’ingaggio di Samu Castillejo, geniale e talentuoso classe ’95 con enormi margini di crescita, acquistato dal Villarreal e praticamente pagato con i milioni risparmiati dall’ingaggio di Bacca delle prossime due stagioni. In una sola mossa Leonardo e Maldini hanno liberato mister Gattuso dalla presenza ingombrante dell’attaccante colombiano a Milanello e nello stesso tempo puntellato la rosa rossonera con l’attaccante esterno che serviva al Milan già dalla passata stagione. 
E per finire l’acquisto di Diego Laxalt, preso a titolo definitivo aggiungendo una cifra irrisoria (3 milioni + 4 di bonus) agli 11 milioni che il Genoa già doveva al Milan per l’obbligo di riscatto di Gianluca Lapadula. Un’idea geniale (avremo modo di rendercene conto nel corso della stagione), anche alla luce della crescita esponenziale dell’uruguayano, affermatosi prima nel campionato italiano e ormai apprezzatissimo a livello internazionale grazie all’ottimo mondiale disputato da titolare con la maglia della Celeste.
Se qualcuno aveva dei dubbi sulle reali capacità della nuova coppia regina del calcio rossonero, adesso è servito. Buon campionato a tutti.