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Higuain è meglio di Icardi e più leader di Bonucci. E’ lui il trascinatore per vincere il derbyTUTTO mercato WEB
martedì 16 ottobre 2018, 00:00Editoriale
di Alberto Cerruti
per Milannews.it

Higuain è meglio di Icardi e più leader di Bonucci. E’ lui il trascinatore per vincere il derby

Peccato che ci sia stata la sosta, perché il Milan aveva ingranato la terza e stava per mettere la quarta. Dopo i successi contro il Sassuolo, l’Olympiacos e il Chievo, con 10 gol segnati in tre partite, l’Inter arrivava al momento giusto per il definitivo decollo della squadra di Gattuso. Ma anche così, il derby rimane una ghiotta occasione per risalire ai piani alti della classifica, senza aspettare l’ultimo giorno di ottobre per il recupero contro il Genoa. E allora ripartiamo da dove eravamo rimasti, sorvolando sul fatto, comunque da non sottovalutare, che Donnarumma non ha ancora chiuso con la porta inviolata, come l’altra sera in Polonia, in sette partite di campionato.

La notizia più bella che ci aveva lasciato l’ultima settimana rossonera era legata a Higuain. Nessuno dubitava delle sue qualità, ma il centravanti argentino ha sorpreso  tutti per il modo con cui si è calato nella nuova squadra, a livello caratteriale oltre che tecnico. Un anno fa la disastrosa coppia Mira-Fax ebbe l’idea geniale di affidare i gradi di capitano all’ultimo arrivato Bonucci, che si è rivelato un leader soltanto per la capacità di togliere il disturbo, tornando subito alla casa madre juventina. Leonardo e soprattutto Maldini che conoscono l’importanza del ruolo non hanno promosso capitano Higuain, scegliendo giustamente Romagnoli per anzianità aziendale e gioventù anagrafica. In campo e fuori, però, Higuain si è dimostrato subito un leader vero, capace di arrabbiarsi anche dopo un gol segnato, se non serviva per vincere, come succede ai grandi campioni che mettono l’interesse generale davanti  a quello personale. La morale è che Higuain è diventato il simbolo del nuovo Milan non soltanto per i tifosi, ma anche per i compagni e non ha avuto bisogno di studiare il nuovo ambiente, perché ci ha messo poco per segnare tanto e bene. Dopo quel primo sigillo estivo al “Bernabeu” nell’amichevole di lusso contro il Real Madrid, ecco i suoi 4 gol in 5 partite di campionato, visto che ne ha saltate 2 per infortunio, gli stessi del suo ex compagno al Real Madrid Cristiano Ronaldo, che però ha giocato ben tre gare in più. Non soltanto gol, però, perché Higuain partecipa alla manovra, al contrario di Icardi più uomo d’area, ed è per questo che è considerato da tutti un attaccante completo, completo dell’interista, come ha detto lunedì mattina il grande ex Fabio Capello a “Radio Anch’io” su Radiouno, ricordando che fu il primo ad allenare Higuain in Europa nel gennaio del 2007, quando arrivò al Real Madrid e aveva soltanto 19 anni. Ovviamente Higuain non può fare tutto da solo e quini servirà l’aiuto di tutta la squadra. Se Biglia è davvero in crescita, come è sembrato nelle ultime partite, se Bonaventura confermerà di essere tornato ai suoi migliori livelli e soprattutto se Suso continuerà a fornirgli assist non soltanto dalla destra, ma anche dal centro, Higuain potrà essere l’apriscatole che risolve il derby. E poi, come già successo contro la Roma, nella prima vittoria in campionato e contro l’Olympiacos nella prima vittoria europea in casa, Cutrone potrà entrare per affiancare Higuain, formando un nuovo 4-4-2, oppure un 4—3-1-2 con due punte come piace a Berlusconi. Ma anche come punta unica, le cifre sono dalla parte di Higuain che ha già segnato 6 gol in 11 partite contro l’Inter, l’ultimo proprio a San Siro, nella primavera scorsa, quando in pratica regalò alla Juventus il suo ultimo scudetto. Adesso, però, Higuain gioca nel Milan. E l’Inter è avvisata.